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Settimana corta-lunga, è scontro totale!

Settimana corta-lunga, è scontro totale!

Dopo la sentenza del TAR si riaccende il dibattito, ecco perché i professori vorrebbero concentrare le ore. È da tempo uno dei temi più dibattuti all

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Dopo la sentenza del TAR si riaccende il dibattito, ecco perché i professori vorrebbero concentrare le ore.

È da tempo uno dei temi più dibattuti all’interno della maggior parte delle scuole superiori di tutta Italia e più passano gli anni e più si inasprisce la diatriba tra docenti e famiglie. Si tratta ovviamente del conflitto tra settimana corta e settimana lunga, che sta facendo parlare di sé in merito ad una sentenza emessa dal TAR qualche ora fa.

Il tribunale regionale ha infatti detto no alla settimana corta nel Liceo Scientifico Aristotele di Roma, dando ragione, di fatto, ai numerosi genitori che ne avevano richiesto l’abolizione.

Questo è solo l’ultimo episodio di un dibattito scolastico che va avanti ormai da troppo tempo e che sta portando un clima di tensione all’interno delle scuole. “Sono anni che i professori richiedono la settimana corta per motivi didattici come uscite sul territorio e attività laboratoriali in cui è meglio avere più ore ravvicinate” spiega Emilia Ametrano, preside del liceo artistico statale di Brera, dove i genitori sono letteralmente insorti dopo la votazione che ha portato all’introduzione della settimana corta.

Il motivo del disagio sembra essere legato al fatto che molti studenti del liceo artistico milanese abitano fuori città e hanno problemi a tornare a casa il pomeriggio. “I tempi di trasporto sono da valutare al momento dell’iscrizione” sottolinea la Ametrano, che aggiunge: “Ora il sabato può essere sfruttato per l’alternanza scuola-lavoro, gli open day e le attività di orientamento”.

Insomma, sembra impossibile accontentare tutti, ma è chiaro che se vogliamo che la scuola migliori è necessario anche un piccolo sacrificio da parte di alunni e famiglie. Sperando poi ovviamente che i motivi didattici a cui allude la Ametrano non siano soltanto un pretesto per allungare il week-end dei professori.

#FacceCaso.

Di Gabriele Scaglione

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