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“Sei ciò che mangi”, o meglio il nuovo motto di una bizzarra mensa scolastica

Ad essere nell’occhio del ciclone questa volta è la mensa scolastica di Corsico, che fa tanto parlare di sé mettendo in pratica metodi etici di dubbia

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Ad essere nell’occhio del ciclone questa volta è la mensa scolastica di Corsico, che fa tanto parlare di sé mettendo in pratica metodi etici di dubbia natura, tanto da far scomodare il New York Times.

Di Carolina Saputo

“Sei ciò che mangi”: mai aforisma fu più vero se buttiamo un occhio sulle vicende della mensa scolastica di Corsico, ultimamente al centro di molti dibattiti (perfino il New York Times si è sentito in dovere di scriverci su un pezzo) e accese polemiche. La vicenda in poche parole possiamo riassumerla così: il Sindaco della città, Filippo Errante, prende una decisione arrivando a un punto di non ritorno: impedire l’accesso alla mensa a quei bambini e bambine le cui famiglie non sono in regola con i pagamenti.

C’è da dire che la questione solleva non pochi dubbie e domande; infatti ci si potrebbe chiedere perché sono sempre i bambini a dover pagare con la ghettizzazione e con la discriminazione, o dove sia finito il concetto di equità sociale che sembra spezzarsi inesorabilmente in due parti, da un lato assolvendo al compito di far sempre rispettare le leggi, dall’altro facendo sentire il bambino in questione e la famiglia che gli sta dietro “diversi” in un modo che oserei definire grottesco, solamente perché non si ha il reddito tanto sperato.

Così sono i piccoli cittadini del domani a pagarne le spese, vedendosi negare il diritto d’accesso a una mensa scolastica che, forse, dovrebbe essere aperta a tutti e ancor di più a chi è in difficoltà nel portare il pane a casa ogni sera, dando la possibilità di imparare un principio perso ormai da troppo tempo, e cioè l’uguaglianza, come nei diritti anche nel valore dimostrato dalle persone. Ci auguriamo solo che la prossima decisione dell’amministrazione Ferrante non cavalchi l’onda del “dategli delle brioches”.

Di Carolina Saputo

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