Tempo di lettura: 3 Minuti

Gara tra i migliori Atenei italiani

Gara tra i migliori Atenei italiani

Arriva la classifica annuale dei migliori atenei d’Italia. L’Alma Mater di Bologna resta in vetta con un record di ormai dieci anni. Come ogni anno a

DaD, ecco chi l’ha immaginata e ora sta rivoluzionando la scuola
Parma, nasce la prima sala per studenti musulmani in un’università italiana
Scuola, ecco le regole per la DAD: massimo 20 ore a settimana

Arriva la classifica annuale dei migliori atenei d’Italia. L’Alma Mater di Bologna resta in vetta con un record di ormai dieci anni.

Come ogni anno arriva la graduatoria del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) a certificare il primato tra i mega atenei statali, ovvero quelli con oltre 40.000 iscritti.

La Classifica considera vari indicatori tra cui i servizi come mense e alloggi, borse di studio, struttura del polo universitario e quindi posti aula, laboratori, biblioteche, ecc.., comunicazione e servizi digitali visibili dalle funzionalità dei siti web di ateneo, dei rispettivi profili social ufficiali e dall’efficienza di risposta di questi canali e dall’internazionalizzazione (iscritti stranieri, Erasmus, spesa per la mobilità internazionale).

Per la graduatoria 2019-2020 la novità è anche l’indicatore della occupabilità, ossia il tasso di laureati occupati a un anno dalla laurea.

Bologna docet

Ancora una volta vediamo in prima posizione la città di Bologna. L’Alma Mater, infatti, come affermato dall’ “Ansa”, arriva a un punteggio complessivo di 90,8 (su una scala da 60 a 120). Il rettore Francesco Ubertini attribuisce questo continuo successo a docenti e ricercatori affermando che “In un mondo semplificato i ranking sono uno strumento utile a un primo orientamento, anche se non colgono l’esperienza formativa di una laurea a tutto tondo.

Quello che ora vedo nel futuro delle università italiane è la dimensione internazionale: un percorso che deve continuare. E quello che occorre è innovare la didattica: dobbiamo concentrarci sui nuovi metodi di insegnamento che sappiano coinvolgere gli studenti”. Bologna, infatti, resta una eccellenza per le relazioni internazionali, nei servizi digitali e mantiene un punteggio alto alla voce occupabilità migliorandosi anche nelle strutture rispetto allo scorso anno.

Le inseguitrici statali

Tra gli altri mega atenei statali la prima è seguita da Padova e Firenze, che, però, scende di una posizione rispetto allo scorso anno. La Sapienza di Roma si mantiene ancora al quarto posto con un punteggio di 84,3, seguita da Torino e Pisa. Ultima, invece, è l’Università di Napoli Federico II.

Le inseguitrici private

Tra i grandi atenei non statali, d’altra parte, con oltre 10.000 iscritti, domina la prima posizione anche quest’anno l’Università Bocconi (96,8), seguita dall’Università Cattolica, dalla Lumsa ad un distacco minimo dalla Luiss.

Se vuoi saperne di più puoi scoprire, inoltre, anche delle classifiche dei medi e piccoli atenei statali, dei politecnici e avere, così, una panoramica più completa del grado e del livello della formazione universitaria delle varie città del nostro Paese, ti consiglio di farti un giro QUI.

#FacceCaso

Di Chiara D’Addesa

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0