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Sapienza: Notte Bianca all’insegna dell’alcol

Sapienza: Notte Bianca all’insegna dell’alcol

La Notte Bianca si organizza da 12 anni, si tratta di una festa autorizzata dal Cda dell'università, a patto che non si venda alcol.  #FacceCaso. Bir

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La Notte Bianca si organizza da 12 anni, si tratta di una festa autorizzata dal Cda dell’università, a patto che non si venda alcol.  #FacceCaso.

Birra a 3 euro, cocktail a 3,5 euro, shot a 2 e vino a un euro: non è un sogno ma la festa organizzata la scorsa notte alla Sapienza che ha trasformare l’ateneo in una discoteca a cielo aperto, con tanto di ingresso a pagamento. La Notte Bianca si organizza da 12 anni, si tratta di una festa autorizzata dal Cda dell’università, a patto che non si venda alcol.

Come avrai capito gli accordi non sono stati minimamente rispettati. 

Dopo le 3 di notte numerosi ragazzi (non solo universitari) sono andati in coma etilico, il minimo visti i fiumi di alcol. 

L’evento era stato pubblicizzato sui social e nella zona di San Lorenzo, adiacente l’università. Il tema di quest’anno aveva come sottotitolo Smascheriamo l’università di carta. “Perché è la carta l’elemento costitutivo di questo modello di università. Sia essa carta moneta, scartoffie da cercare nei gironi infernali della burocrazia o il pezzo di carta che tutti rincorriamo nel percorso di studio”. Dicono gli organizzatori. 

All’inizio dell’anno era stato firmato un documento tra rettorato d’intesa con i rappresentanti degli studenti volto a stabilire regole da seguire per le feste in ateneo. Ovviamente non è stato rispettato.

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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