25% dei giovani palestinesi abbandona la scuola prima del previsto. Un dato disastroso che cresce negli adolescenti maschi. Che la situazione in quel
25% dei giovani palestinesi abbandona la scuola prima del previsto. Un dato disastroso che cresce negli adolescenti maschi.
Che la situazione in quella regione del mediterraneo sia difficile da decenni è risaputo, che interessasse in maniera preoccupante anche i più giovani palestinesi meno.
Sono loro infatti nel vortice del ciclone di un problema che riguarda l’istruzione del territorio che cerca l’indipendenza sovrana.
Il 25% dei ragazzi e il 7% delle ragazze non vanno più a scuola. Lo riporta Unicef Palestina e l’Istituto di statistica dell’Unesco, grazie alla collaborazione con il ministero per l’Istruzione.
L’abbandono degli studi da parte dei minori è in forte crescita, con una frequenza scolastica sì elevata fino ai 9 anni, ma in calo tra gli adolescenti.
La situazione peggiore in Cisgiordania, con una media di abbandono del 18,3%, mentre a Gaza “leggermente” inferiore con il 14,7%. I motivi di questi numeri sono molteplici:
partiamo dall’istruzione di scarsa qualità, la situazione politica molto difficile, la povertà, ma ancora la violenza fisica ed emotiva a scuola e il conflitto armato sul territorio.
Non è poi da sottovalutare la difficoltà nel raggiungere le scuole per molti bambini, tra checkpoint, blocchi stradali e insediamenti israeliani.
Insomma, sembrano numeri da Medioevo, ma è la triste realtà del paese arabo.
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