Secondo alcuni l'applicazione ideata nel 2011 sta lavorando ad una novità decisamente interessante: una piattaforma di giochi online. Vi ricordate di
Secondo alcuni l’applicazione ideata nel 2011 sta lavorando ad una novità decisamente interessante: una piattaforma di giochi online.
Vi ricordate di Snapchat, il social network ideato da un gruppo di studenti dell’Università di Stanford nel Settembre 2011, che sembrava essere scomparso dai radar subito dopo che i vari WhatsApp, Facebook ed Instagram avevano deciso di “rubargli” l’idea delle Stories?
Già, sembrava, perché in realtà, nonostante la concorrenza dei mostri sacri dell’universo dei social media si faccia sentire eccome, Snapchat non ha affatto chiuso i propri battenti. Anzi, è riuscita persino ad incrementare il numero degli utenti attivi, superando addirittura Twitter.
Ciò è stato possibile perché gli sviluppatori del social network “giallo” sono riusciti a rinnovare costantemente un’applicazione che fino a qualche mese fa molti davano già per spacciata. E invece Evan Spiegel e soci sono riusciti a salvare la propria “creatura”, puntando prima sull’e-commerce, e ora, a quanto pare, anche sul gaming.
Eh sì, avete letto bene, sul gaming o meglio, sul gioco online. Sembra, infatti, che Snapchat stia lavorando alla costruzione di una piattaforma di giochi (simile a quella che trovate su Messenger), che dovrebbe essere inserita nell’app entro la fine del 2018.
Dunque presto potreste avere la possibilità di giocare ai vari Angry Birds, Geometry Dash e Trivia Crack direttamente sul vostro profilo di Snapchat. Ma non è finita qui, perché lo scorso anno il social network di Spiegel ha acquistato PlayCanvas, un motore di gioco 3D online, e perciò, oltre a mettere a disposizione dei giochi già esistenti, potrebbe anche crearne di nuovi.
Insomma a quanto pare Snapchat non si è fatta minimamente intimorire dalla concorrenza spietata di Facebook, Instagram e WhatsApp. Anzi, continua a proporre novità interessanti per convincere i propri utenti a non abbandonare l’app del “fantasmino”. Insomma, Spiegel e soci sembrano aver capito che, per rimanere in tema, “quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”.
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