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Bucha, il talento borderline tra indie e rap

Bucha, il talento borderline tra indie e rap

Bucha è l’alter ego fico di Giorgio, un giovane-vecchio nato e cresciuto nel quartiere Monteverde di Roma, precisamente a metà fra la casa del buon Pa

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Bucha è l’alter ego fico di Giorgio, un giovane-vecchio nato e cresciuto nel quartiere Monteverde di Roma, precisamente a metà fra la casa del buon Pasolini e la statua di Garibaldi del Gianicolo. E io mi ci sono fatto quattro chiacchiere.

Giovany, ormai è chiaro a tutti. In ambito musicale, la contaminazione tra indie e rap è quasi totale. Sono sempre di più gli artisti che si affacciano a questi generi miscelandoli come un frullato, ottenendo anche molto successo. Oggi vi presento Bucha, un ragazzo che ha fatto di questa “miscela” il suo stile di vita.

1- Passato nel rap, presente che strizza l’occhio all’Indie: ci spieghi questa tua evoluzione artistica?

È stato uno sviluppo molto naturale, se prendi un brano come “Il fondo del lago” che è uscito quasi 4 anni fa puoi sentire che già li alternavo delle strofe rappate a dei ritornelli e bridge molto cantati, e fare questa cosa nel 2014 era vista quasi come un’eresia tra gli addetti ai lavori dell’ambito hip-hop, specie se la proponeva un ragazzo di appena 18 anni. Piano piano ho cercato di sfoltire la quantità di parole che utilizzavo per esprimere un concetto e provato a calibrare meglio la mia voce , ho capito quanto la sintesi e la melodia siano importanti se si vuole arrivare direttamente al cuore dell’ascoltatore e musicalmente parlando ho sentito il bisogno di mettere dentro alle produzioni di questi nuovi brani degli strumenti veri. Per il resto ho sempre fatto quasi tutto da solo, quindi sono sempre stato indie e anche nel disco nuovo c’è parecchio rap. Volevo evolvermi ma senza rinunciare alle radici.

2- Sapresti dirmi un elemento top e uno flop sia dell’indie che del rap?

    • Elemento top del rap : la schiettezza
    • Elemento flop del rap : i rapper
    • Elemento top dell’indie : le produzioni ed un pubblico più maturo
    • Elemento flop : la banalità

3- RivoluzioneTraslazioneRotazione. Non me la racconti giusta, spiegami bene cosa vuoi dire con questi brani

È tutto partito da un’idea sviluppata alle 4 di mattina dentro una macchina con Xavier Pompelmo, il mio produttore. Sono i tre movimenti che compie la luna, stava ad indicare la distanza che c’era fra quello che stavamo cercando di proporre noi, sia musicalmente ma soprattutto visivo e ciò che vedevamo uscire in quel periodo. Sono tre brani parecchio diversi fra loro, erano il giusto assaggio di ciò’ che potranno trovare poi all’interno disco.

4- Domanda di rito per chi passa da FacceCaso: scuola e università cosa rappresentano per te?

Mi sono laureato da poco in sociologia, sono sincero non ho vissuto molto l’ambiente universitario perché tra il lavoro e la musica non avevo modo di frequentare e ho sempre odiato fin dai tempi della scuola perdere ore e ore sopra ad un banco. Detto ciò scolasticamente parlando me la sono sempre cavata abbastanza bene, appena avrò modo vorrei anche specializzarmi. Per il resto trovo l’istruzione italiana molto carente su diversi aspetti e poco stimolante soprattutto per coloro che decidono di intraprendere percorsi di studi artistici o umanistici e sono sempre stato convinto che ognuno dovrebbe crearsi il proprio bagaglio culturale al di là del percorso di studi.

5- Sono convinto che puoi spoilerarmi qualcosa sul tuo futuro…

Ci sarà un sacco di musica, stiamo organizzando varie serate in giro per l’Italia e sicuramente lavoreremo ogni giorno per portare questa roba più lontano possibile. Ho molta più consapevolezza dei miei mezzi, ma ho la stessa fame di quando ero un ragazzino, anzi forse ne ho più di prima.

6- Grazie Bucha, lasci un saluto ai lettori di FacceCaso?

Grazie mille a voi per la disponibilità, un saluto a tutti i lettori di FacceCaso, ci vediamo in giro.

Di _Riccardo Zianna_

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