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Docente-infermiere a scuola in arrivo

Docente-infermiere a scuola in arrivo

Attualmente la somministrazione di farmaci agli alunni da parte dei prof non è minimamente contemplata tra le attività dovute presenti nel contratto d

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Attualmente la somministrazione di farmaci agli alunni da parte dei prof non è minimamente contemplata tra le attività dovute presenti nel contratto di lavoro. #FacceCaso.

Hai mai sentito parlare della figura di docente-infermiere? A breve verrà introdotta nelle scuole. Ad annunciare l’importante novità è stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

“Promuovere la cultura della salute e del benessere nell’ambiente scolastico. Prevenire forme di disagio e di malessere psico-fisico. Avviare azioni di formazione di docenti, genitori e studenti per affrontare in maniera adeguata temi come i corretti stili di vita e la prevenzione di comportamenti a rischio per la salute”. Hanno spiegato da viale Trastevere.

Questi sono gli obiettivi da raggiungere con i due protocolli. Come se non bastasse è stata anche prevista un’azione di formazione del personale docente in servizio per “preparare gli insegnanti alla somministrazione di farmaci agli alunni con patologie specifiche”.

Attualmente la somministrazione di farmaci agli alunni da parte dei prof non è minimamente contemplata tra le attività dovute presenti nel contratto di lavoro. I docenti ovviamente non se la sentono di assumere una responsabilità del genere non essendo medici o paramedici. Se un ragazzo avesse una reazione? Si potrebbe sfociare in tragedia.

“Abbiamo siglato due importanti collaborazioni per l’educazione e la crescita sana dei ragazzi che vedono coinvolti istituti scolastici, famiglie, territori, esperti. Stiamo costruendo una vera e propria rete di sostegno. Dobbiamo essere soddisfatti: la scuola non è solo il luogo in cui si apprendono conoscenze e si sviluppano competenze. È anche spazio di cittadinanza attiva in cui si formano giovani consapevoli e corretti stili di vita”. Dichiara Bussetti.

“Il progetto si rivolgerà a docenti, famiglie e studenti”. Hanno spiegato dal Miur.

Questa volta gli obiettivi da raggiungere sono ben chiari. “Incrementare l’attenzione dei ragazzi alla cura del proprio corpo, delle proprie abitudini di vita e della propria affettività, migliorare la vivibilità e il clima sociale all’interno delle scuole, costruire collaborazioni costanti e durature con le famiglie, prevenire casi di disagio e di abbandono scolastico, fornire indicazioni socio-sanitarie ai docenti e formarli sulla somministrazione di alcuni farmaci che i giovani potrebbero dover assumere in caso di patologie specifiche, dare assistenza medica e primo soccorso per migliorare la sicurezza a scuola”.

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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