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Troppo studio? I trucchi per dosare le energie

Troppo studio? I trucchi per dosare le energie

Studio eccessivo e ininterrotto pregiudicano l'apprendimento. Ecco i trucchi per dosare le energie e non sentirsi troppo stanchi. Compiti in classe,

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Studio eccessivo e ininterrotto pregiudicano l’apprendimento. Ecco i trucchi per dosare le energie e non sentirsi troppo stanchi.

Compiti in classe, interrogazioni, simulazioni di prove d’esame e chi più ne ha più ne metta. La vita degli studenti è un continuo forcing per stare al passo con tutti i programmi di studio. Il sovraccarico di lavoro è costante e se non si vuole accettare (o non ci si può più permettere) di prendere (altre) insufficienze, le famose “chiuse” sui libri sono inevitabili.

Il troppo lavoro però può essere controproducente. L’accumulo di stanchezza abbassa la soglia di apprendimento e così, senza un adeguato recupero di energie, tutta la fatica va sprecata. E si prende 4 lo stesso.

In particolare in questo periodo dell’anno, per i motivi più vari, molti si dovranno iniziare a concentrare nello studio talmente tanto da rimpiangere il giorno in cui sono nati. Per loro skuola.net ha pensato a cinque utili consigli da seguire se non si vuole rischiare l’esaurimento nervoso.

1° Non trascurare i propri interessi.

Nei momenti di forte stress psicofisico, è scientificamente dimostrato che il distrarsi e dedicarsi, anche per poco, allo svago o a un passatempo aiuta a regolare meglio l’attività cerebrale. In pratica, ogni tanto fate una pausa. Chiudersi per ore e ore senza tregua sui libri senza pensare ad altro può essere dannoso per la salute oltre che controproducente per l’apprendimento in se. Una piccola evasione ogni tot ore per dedicarsi ad un proprio interesse è più che positiva.

2° Attenzione alla dieta

Rimanere ogni giorno per lungo tempo seduti non fa consumare molte energie fisiche. Ma lo stress induce alcune persone ad ingurgitare compulsivamente ogni genere di schifezza. Magari mischiando il tutto con bevande iperzuccherate o intrugli energetici. Niente di più sbagliato. Oltre che elevare la possibilità di evidenziare disturbi poco gradevoli per gli effetti sullo stomaco e sull’intestino di questi cibi, c’è un devastante effetto sul metabolismo che spesso si sottovaluta. Sfasando completamente la digestione l’intero organismo non riesce ad assimilare le sostanze nutritive nel modo giusto. E quindi la fatica, paradossalmente, aumenta, nonostante l’elevata quantità di zuccheri ingeriti.

3° Praticare attività fisica

Direttamente legato ai due punti precedenti, il consiglio di tenersi in attività e non restare ininterrottamente chini sui libri è sicuramente quello più controverso. Pensare di poter avere vantaggi nello studio, perdendo tempo in attività ginnico-sportive sembra un controsenso. Eppure, se non si vuole fare la fine di Giacomo Leopardi, è indispensabile trovare il tempo di “scaricarsi”. Anche solo una passeggiata può andare bene. Come detto, lo svago è importante per regolare lo stress mentale. Farlo abbinando una regolare attività fisica aumenta il giovamento. Magari a fine giornata, anziché prendersi un’altra ora extra per il ripasso, è meglio andarsene a correre o in palestra. Tanto dopo otto-dieci ore sui libri, cosa pensate di ottenere di più con altri sessanta minuti di tortura? Il cervello è fritto, meglio sfinirsi anche fisicamente così la dormita notturna sarà ancor più rigenerante.

4°Dormire

Non a caso, il quarto consiglio è quello di riposare con regolarità. Anche se le scadenze si fanno sempre più incombenti e si ha la sensazione che anche dormire sia una perdita di tempo, vista la mole di studio ancora da affrontare, non bisogna mai dimenticarsi di non avere superpoteri. Le leggi della biologia non possono essere stravolte. L’organismo ha bisogno di “spegnersi” ogni tanto. Il cervello non assimila più nozioni se non lo si fa “raffreddare”. Il sonno consente di recuperare quella brillantezza neuronale necessaria per afferrare meglio i concetti che si stanno imparando. Una buona dormita può fruttare molto di più di un’ora o due extra di studio.

 

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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