Fa discutere la nuova decisione di una scuola "Giappo": i ragazzi devono comunicare i propri nomi social. Non è contenta una ragazza giapponese, dopo
Fa discutere la nuova decisione di una scuola “Giappo”: i ragazzi devono comunicare i propri nomi social.
Non è contenta una ragazza giapponese, dopo che si è lamentata su Twitter della nuova politica della sua scuola. Quale? Comunicare tutti i nomi degli account social all’inizio dell’anno, così da garantire un controllo da parte degli insegnanti. Arriva lo stalker in stile “Giappo”.
L’anno scolastico sta iniziando ora in Giappone e in questa scuola, il primo “compito” è stato quello di compilare un form sull’uso dei Social Network. Veniva richiesto di segnalare quali social erano i più usati, il numero di follower o degli amici e il nome dell’account. Per i ragazzi che l’hanno comunicato, cosa quasi obbligatoria, scattava il controllo dei vari profili.
Gli insegnanti sono così liberi di controllare i profili dei propri studenti. Mentire? Beh, nemmeno quello è troppo facile. Il form, infatti, menzionava che se i ragazzi avessero creato o usato profili alternativi sarebbero stati sospesi.
La notizia ha fatto il giro del mondo grazie ad una ragazza che ha “osato” lamentarsi con una dei suoi insegnanti. La risposta? “Il liceo non è obbligatorio in Giappone, se non ti sta bene, puoi andare via”.
Conoscendo la facilità con cui in Italia si può cambiare scuola, forse qualcuno di noi l’avrebbe fatto. Nel paese del Sol Levante non è esattamente così. Cambiare volontariamente la scuola vorrebbe dire perdere un anno per aspettare il prossimo turno di test d’ammissione e avere una nota di demerito sul voto finale, importante per l’università o per trovare un lavoro. Forse è per questo che il Giappone ha uno dei sistemi scolastici più efficienti al mondo? #Mah.
Il trucco? Aumentare la privacy di tutti gli account, cosicchè la scuola non possa controllarli direttamente. Molti studenti hanno fatto così, molti altri hanno deciso di farsi controllare.
Se penso a quanto ho insultato i miei prof del liceo negli stati di Facebook mi vengono i brividi, e a te?
COMMENTS