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Déjà-vu, sai cos’è?

Déjà-vu, sai cos’è?

Aver già vissuto determinati momenti, aver già visitato luoghi in cui ci si ritrova la prima volta. Nessuno sa bene cosa sia il déjà-vu. Il déjà-vu è

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Aver già vissuto determinati momenti, aver già visitato luoghi in cui ci si ritrova la prima volta. Nessuno sa bene cosa sia il déjà-vu.

Il déjà-vu è un fenomeno che implica la ripetizione di una cosa già vissuta nella nostra vita. O meglio, la sensazione di aver già vissuto un determinato accadimento. O meglio, l’avevo già visto quel gatto, in quella posizione, in quel pomeriggio estivo. O meglio, sono già stato qui, ricordo colore dell’intonaco e delle tende, ricordo gli scalini, la sala da pranzo. O meglio, il déjà-vu è quella cosa che ci fa dire: ma io ti ho già visto da qualche parte?

C’avete capito qualcosa? No? Ma infatti, che diamine è il déjà-vu?

“Il falso ricordo, confabulazione o falsae memoriae, è un ricordo non autentico, o perché del tutto inventato, o perché derivante da altri ricordi reali, ma in parte alterati. Un falso ricordo può crearsi anche per aggregazione: da varie memorie distinte possono essere estrapolati frammenti che nella mente umana vengono ricombinati insieme”.
Questo è ciò che ci dà Wikipedia a proposito di “falso ricordo”.

Ma è, il déjà-vu, un falso ricordo allora? Oppure c’entra qualcos’altro, qualcosa di esoterico, di arcano?

Non siamo in grado di ricordare coscientemente una scena precedente, ma il nostro cervello riconosce la somiglianza.” Dice Anne Cleary, psicologa cognitiva della Colorado State University, già autrice di diversi saggi sull’argomento pubblicati nella rivista “Psychological Science”.

Questa informazione viene fuori, accompagnata dall’inquietante sensazione di essere già stati lì prima e aver vissuto quell’evento, anche se non riusciamo a capire quando e perché. La mia ipotesi è che il déjà-vu sia una particolare manifestazione della familiarità. Hai una certa familiarità in una situazione in cui senti che non dovresti averla, ecco perché la sensazione è così forte e impressionante.

Chi c’ha capito qualcosa è bravo.

Chi c’ha capito qualcosa è bravo.

Chi ch’ha capito qualcosa è patata.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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