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L’Artico è “on fire” in un’edizione caliente del TG USA 2.0

L’Artico è “on fire” in un’edizione caliente del TG USA 2.0

Nell'edizione odierna parleremo delle precarie condizioni climatiche del bacino artico e di un'importante novità per le esplorazioni spaziali future.

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Nell’edizione odierna parleremo delle precarie condizioni climatiche del bacino artico e di un’importante novità per le esplorazioni spaziali future.

Ad agosto se n’era andato in vacanza per un paio di settimane, ma adesso è tornato per continuare a combattere contro il Coronavirus e proverà ad indebolirlo con qualcuna delle sue bombe (ogni settimana una nuova Covid News nel box a metà articolo). È il TG USA 2.0 ladies and gentlemen, siete carichi per questa nuova edizione? Allora daje; anzi, C’MON!

Occhio, che da Artico ad arso è un attimo

Le attuali condizioni climatiche dell’Artide preoccupano e non poco gli scienziati di tutto il mondo. Stando alla piattaforma Climate Reanlayzer della University of Maine, durante lo scorso weekend, in un’area del bacino artico grande due volte gli USA, le temperature hanno raggiunto i -11,11° C e in alcune zone si è arrivati persino ai -1,1° C, quasi 20 gradi in più rispetto alla temperatura che c’è solitamente in questo periodo dell’anno.

Curiosità della settimana (dedicata a tutte le donne vittime di violenza): il motto della University of Hawai’i è “Ma luna à o na lahui a pau ke kanaka”, ovvero “Al di sopra di qualunque nazione c’è l’umanità”.

Covid-19, studenti più sicuri alla Oakland University

Bellissima iniziativa della Oakland University, che per contrastare la diffusione del Coronavirus nel proprio campus ha deciso di offrire ai suoi studenti il BioButton, un dispositivo indossabile messo a punto dalla BioIntelliSense che misura in tempo reale parametri vitali come la frequenza cardiaca e la temperatura corporea. In presenza di variazioni anomale, il dispositivo invia un segnale ai medici dell’ateneo, che in questo modo possono tenere sotto controllo più facilmente la diffusione del virus.

Si è laureata a…Hampton. Stiamo parlando dell’attrice statunitense Wanda Sykes, che ha ottenuto una laurea in Marketing presso la Hampton University.

Verso il sistema solare e oltre

Comincia finalmente a dare i suoi frutti la partnership tra la NASA e l’Applied Physics Laboratory della Johns Hopkins University. Un team di ricercatori dell’ateneo di Baltimora ha infatti messo a punto una specie di “simulatore solare”, ovvero un container rivestito con migliaia di LED. Questo veicolo potrebbe costituire il primo prototipo di un innovativo sistema di propulsione che potrebbe spingerci fino ai confini del nostro sistema solare.

Per questa settimana è tutto cari lettori. Il TG USA 2.0 saluta, ringrazia e augura una buona giornata a voi e ai vostri congiunti. Inoltre vi invita to be careful (de ‘sti tempi più del solito) o, se preferite, a FacceCaso.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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