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Addio Libri: è la fine del cartaceo?

Addio Libri: è la fine del cartaceo?

La scuola del futuro non utilizzerà più il cartaceo. Il futuro sono i tablet e dispositivi interattivi di apprendimento. Le aule italiane sono pronte

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La scuola del futuro non utilizzerà più il cartaceo. Il futuro sono i tablet e dispositivi interattivi di apprendimento. Le aule italiane sono pronte ad un drastico cambiamento.

Le generazioni future non avranno più il piacere di sfogliare un libro di scuola. Proprio così, addio al cartaceo.

Se da una parte si riduce il consumo smodato di carta, dall’altro si dice addio ad un tipo di studio tradizionale e memonico che ha caratterizzato l’istruzione per secoli. C’è chi dice che sia il nuovo punto di partenza per un apprendimento più veloce e soprattutto pertinente ad una generazione di ragazzi multitasking. Questo è il concetto del cambiamento. La nostra gioventù e più marcatamente la futura, soffre di deficit dell’apprendimento.

Una difficoltà apparentemente condizionata dall’uso costante dei telefoni e dispostivi tecnologici. Per eliminare il problema e forse trovare un punto di incontro con l’evoluzione globale dei metodi di studio, il mondo della scuola ha deciso di preannunciare un cambio di rotta radicale:

i nuovi mezzi di apprendimento sono tablet a contatto con i polpastrelli. Il metodo più veloce e la ricerca didattica più approfondita e forse molto meno noiosa.

Ma cosa porta di nuovo questo metodo didattico?

In molti guardano questo cambiamento con tono di sfiducia e forse anche accusatorio. Una società già così in crisi dal punto di vista sociale, ha veramente di bisogno di un isolamento individuale anche nella scuola? È una visione critica importante da considerare, perché se da una parte il mondo della tecnologia tra i quali il colosso Microsoft che progetta originali programmi per migliorare il rapporto studente-docente ( vedi il nuovo progetto Mixed-reality) offre a chiunque un accesso all’istruzione, dall’altro rischierà di incentivare l’individualismo scolastico.

Nessuno mette in dubbio che ci siano nuovi modi per imparare e in questo la scuola Italiana rimane costantemente attaccata ad un approccio di studio obsoleto e tradizionalista, ma il nuovo approccio didattico è un grande salto nel vuoto.
Una cosa è certa. Il mondo virtuale da la possibilità ha tutti di avere accesso all’istruzione. E’ utopicamente, se non praticamente, uno dei pochi strumenti validi ora per combattere l’analfabetismo che è insito ancora in molte zone del mondo.
Questa bilancia ha due grandi pesi: Da una parte un pesante libro ricco di saggezza-
Dall’altra un gigante virtuale interattivo che prevede il futuro

Voi cosa scegliete?

#FacceCaso

Di Francesca Assenza

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