Negli ultimi anni la tendenza tra i giovani è quella di preferire pacchetti vacanze organizzati piuttosto che viaggi in tenda e sacco a pelo. Libertà
Negli ultimi anni la tendenza tra i giovani è quella di preferire pacchetti vacanze organizzati piuttosto che viaggi in tenda e sacco a pelo.
Libertà e divertimento sì, improvvisazione no. Questo è il trend degli ultimi anni per le vacanze dei giovani. Finiti scuola ed esami le nuove generazioni sono sempre meno propense a partire zaino in spalla all’avventura. Meglio i pacchetti turistici pensati ad hoc.
L’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi ha evidenziato una crescita tra il 5 e il 10% per le richieste di vacanze organizzate dei millennials. Un dato che cresce costantemente già da parecchi anni e che si unisce alla diminuzione sempre più sensibile del numero di giorni vacanzieri. Ormai la media è stabilmente sotto i quindici giorni. L’aspetto economico gioca evidentemente un ruolo chiave, ma è il vero e proprio concetto di vacanza che è mutato profondamente.
Si punta sempre più su singole località alla moda e all’insegna del divertimento. Le agenzie di viaggi segnalano un costante aumento di richieste per mete come Gallipoli, Lloret de Mar, Ibiza, Mykonos, Santorini e la croata Pag. I “viaggi avventura”, invece, pur mantenendo un certo fascino per molti, non riescono più ad esercitare la stessa attrattiva di un tempo. Insomma a tenda e sacco a pelo si preferisce la discoteca e lo stabilimento.
Molto lo si deve anche ad internet. I ragazzi hanno imparato ad auto organizzarsi e a valutare le varie offerte. Si sono moltiplicati i siti che propongono loro programmi di vacanze specifici, con prezzi anche inferiori ai 400€. Il che crea un elevatissimo livello concorrenziale, con conseguente abbassamento ulteriore dei costi e diversificazione dell’offerta. In più, con una località fissa in cui soggiornare è più facile creare grandi comitive in cui divertirsi.
I pacchetti organizzati, in ultima analisi, ma non per importanza, favoriscono una maggior tutela per chi ne usufruisce. Non eliminano del tutto il rischio “fregatura”, ma sono un ottimo filtro. E questo piace anche ai genitori. L’aspetto sicurezza è proprio uno dei punti di forza su cui si basa questa tendenza. Ma da ciò non si deve intendere che sia tramontata la voglia di libertà e la curiosità dei giovani. Semplicemente è cambiata la moda e oggi il campeggio attrae meno del villaggio vacanze.
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