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Australia, la nuova frontiera delle “esperienze all’estero”: fare i contadini!

Australia, la nuova frontiera delle “esperienze all’estero”: fare i contadini!

Si è consolidata negli ultimi anni tra i giovani la ricerca di esperienze all'estero. L'ultima frontiera è andare a fare i contadini in Australia. Gi

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Si è consolidata negli ultimi anni tra i giovani la ricerca di esperienze all’estero. L’ultima frontiera è andare a fare i contadini in Australia.

Giovani in cerca di opportunità? Perché non andare in Australia a fare i contadini? Non è uno scherzo, succede realmente. E anche di frequente. Sono sempre più infatti i giovani tra i 18 e i 30 anni che scelgono la terra dei canguri per un soggiorno lavorativo di sei mesi o anche un anno intero. Aprire i propri orizzonti, mettersi alla prova, confrontarsi con il mondo, l’esperienza all’estero è una prassi ormai consolidata. Ma negli ultimi anni le farm australiane hanno rappresentato la vera nuova frontiera del fenomeno.

Il Sole 24 Ore riporta alcuni dati per descrivere questa nuova moda. Sono oltre 10 mila gli italiani under 30 che ogni anno fanno richiesta del visto vacanza-lavoro per l’Australia. Quasi duemila dopo i primi 88 giorni (il minimo previsto dalla legge di quel paese) richiedono il prolungamento della permanenza. Dal 2005 al 30 giugno 2018, 114.804 persone hanno usufruito di questo sistema. L’Italia, riporta il quotidiano, è la terza nazione europea che, in percentuale, rinnova maggiormente il secondo visto, preceduta solo dai cittadini estoni e irlandesi.

Con quel documento si può lavorare per l’intera durata del soggiorno, ma per non più di sei mesi con lo stesso datore di lavoro. Il prolungamento per i successivi 12 mesi è possibile solo se si intraprendono, nei primi 88 giorni, lavori in zone rurali e settori specifici. Tra i quali rientra, appunto, l’agricoltura.

Dietro questa tendenza sembrano esserci molteplici fattori. La voglia di scuotersi dall’immobilismo vissuto in Italia si intreccia con la ricerca di un’esistenza più semplice e priva di convenzioni sociali. Il continente australe è percepito, nell’immaginario collettivo come dinamica fucina di rapporti umani intensi. La società australiana è vista come dinamica e meritocratica, in grado di mettere a frutto le potenzialità dei giovani, e gratificarne l’impegno. Si forma nella mente, insomma, un sorta di australian dream che oggi, a differenza del passato, è molto più facilmente raggiungibile. Perciò molti si lanciano all’avventura nella consapevolezza di poterci solo guadagnare, arricchendo se stessi di esperienza e consapevolezza dei propri mezzi.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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