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Roma, si scrive scuola ma si legge degrado

Roma, si scrive scuola ma si legge degrado

Gli istituti romani appaiono sull'orlo del baratro. Le istituzioni sono adesso chiamate ad evitare che sprofondino nel degrado e non possono tirarsi i

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Gli istituti romani appaiono sull’orlo del baratro. Le istituzioni sono adesso chiamate ad evitare che sprofondino nel degrado e non possono tirarsi indietro.

L’anno scolastico 2019/2020 è cominciato da appena una settimana ma di problemi la scuola ne ha già parecchi. Ne sa qualcosa Roma, dove oltre alla carenza di docenti (il 25% di loro non è ancora tornato in classe) i dirigenti scolastici devono vedersela anche col degrado in cui versano gli istituti.

In un’inchiesta pubblicata stamane da Il Tempo si legge infatti che per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici della Capitale servirebbero quasi 900 milioni di euro. Peccato, però, che ne siano stati stanziati soltanto 27 (poco più del 3%) e i presidi dovranno farseli bastare almeno fino al 2021.

Difficile tuttavia stringere i denti per due anni se sono già 7 mesi che la tua scuola è inagibile per via delle infiltrazioni. E’ il caso dell’Istituto Professionale “Sant’Antonio” di Via Casilina 1312, il quale ha dovuto rimandare l’inizio delle attività lasciando a bagnomaria i 60 studenti del corso di meccanica, che ora attendono di conoscere il loro destino.

Un destino che si preannuncia beffardo anche per gli oltre 1700 ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Uruguay” di Via Giuseppe De Santis, dove al momento si fa lezione nei laboratori di informatica ed arte perché nelle aule mancano sia i banchi che le sedie.

Non se la passano meglio neanche i bambini dell’Istituto Comprensivo “Piazza Forlanini”, che al rientro in classe martedì scorso si sono trovati davanti ad uno spettacolo raccapricciante, tra topi morti stecchiti sul marciapiede e cassonetti della spazzatura strapieni proprio davanti alla scuola.

Insomma, tra edifici poco sicuri, mancanza di arredi e condizioni igieniche imbarazzanti gli istituti romani sembrano ad un punto di non ritorno. Bisogna correre urgentemente ai ripari o si rischia di sprofondare nel completo disagio. Il diritto allo studio è sacro, è bene che le istituzioni lo capiscano una volta per tutte e che una volta per tutte facciano finalmente il loro lavoro.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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