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Studiare all’Università diventa un’impresa impossibile per una studentessa disabile

Studiare all’Università diventa un’impresa impossibile per una studentessa disabile

Donatella è una studentessa disabile, vorrebbe iscriversi all'Università di Bari ma non riesce a trovare casa. L'ennesimo caso di discriminazione in I

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Donatella è una studentessa disabile, vorrebbe iscriversi all’Università di Bari ma non riesce a trovare casa. L’ennesimo caso di discriminazione in Italia.

Le barriere architettoniche e le discriminazioni rendono impossibile iscriversi all’università a una studentessa disabile. Non è solo un dato di fatto, è triste storia di Donatella Suriano, giovane ragazza con la Sma (Atrofia Muscolare Spinale).

Un diritto negato

Poter studiare all’università dovrebbe essere un diritto garantito per tutti nel 2019. Purtroppo però la realtà è sempre diversa da come ce la immaginiamo. La storia di Donatella deve far riflettere. Donatella è una studentessa disabile, soffre di Sma e vive a Canosa, in Puglia, con la famiglia. Quest’anno vorrebbe iscriversi all’Università di Bari studiare “Beni culturali”, l’impossibile ricerca di una stanza dove poter trasferirsi insieme alla madre rende questo sogno irraggiungibile.

Proprietari e possibili coinquilini

Dal racconto di Donatella, come riportato da Repubblica, emerge una triste realtà: la non volontà di affittare un appartamento a una studentessa disabile parte sia dai proprietari, sia dai possibili coinquilini. Per coetanei e coetanee il fatto di condividere un appartamento con Donatella e la madre evidentemente costituisce un problema. In particolare la presenza della madre in una casa con altri ragazzi e ragazze costituirebbe un ostacolo alla “libertà” dei giovani. Tale problema si rispecchia poi nella non volontà dei proprietari di sottoscrivere un contratto. Insomma, un circolo vizioso da quale, a quanto pare, non c’è uscita.

Soluzioni alternative

L’unica possibile alternativa per Donatella è fare un tentativo nel pubblico, e quindi la domanda per una stanza tramite l’ente per il diritto allo studio. L’indignazione di Donatella risiede nel fatto di non poter svolgere una vita alla stregua dei coetanei, e soprattutto nel fatto che nel 2019 per una studentessa disabile poter studiare all’università sia ancora un’impresa impossibile. Una situazione decisamente inaccettabile.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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