Nell'edizione odierna parleremo delle impronte di dinosauro scoperte di recente, dell'aumento di un particolare tipo di tumori e non solo. Era andato
Nell’edizione odierna parleremo delle impronte di dinosauro scoperte di recente, dell’aumento di un particolare tipo di tumori e non solo.
Era andato in ferie qualche mese fa facendo piangere moltissimi lettori di FacceCaso; adesso, però, è tornato nella sua versione 2.0, pronto a scuotere i vostri giovedì con le sue bombe e con qualche novità. E’ il TG USA ladies and gentlemen, siete carichi? E allora daje; anzi, C’MON!
😮Impronte preistoriche
Risalgono a ben 100 milioni di anni fa le impronte di dinosauro rinvenute qualche giorno fa in Cina, nella regione orientale dello Zhejiang. A rivelarlo è stato uno studio al quale ha preso parte, tra gli altri, anche l’insegnante di paleontologia dell’Università del Colorado Martin Lockley che insieme alla China University of Geosciences di Pechino sta ora collaborando con le autorità locali al fine di custodire questa straordinaria scoperta.
Curiosità della settimana: l’Università di Stanford ha assunto questa denominazione con l’intento di mantenere viva la memoria del figlio dei fondatori Jane e Leland Stanford, scomparso a causa del tifo mentre si trovava a Firenze.
😷Tumori della pelle, allarme in arrivo
Brutte notizie per chi combatte continuamente i tumori. Nonostante gli sforzi dei ricercatori, infatti, il numero di pazienti malati di cancro alla pelle è cresciuto del 50% negli ultimi vent’anni. E’ questo il responso di uno studio recentemente reso pubblico da un gruppo di ricercatori della Saint Louis University (Missouri) guidato da Nosayaba Osazuwa-Peters, che ha preso in esame i casi di coloro ai quali era stato individuato un melanoma alla testa o al collo a cavallo tre 1995 e 2014.
Si è laureato a…Santa Barbara. Stiamo parlando del celebre disc jockey Steve Aoki, che vanta ben due lauree, una in Sociologia e l’altra in Studio del Femminismo, conseguite entrambe presso la University of California.
😩E-cig, altro giro altro studio
Si arricchisce di dettagli il caso e-cig scoppiato in questi giorni. Gli ultimi in ordine temporali sono stati forniti da un esperimento effettuato dall’University of New York su un campione di ben 40 topi, sottoposti al fumo di una sigaretta elettronica alla nicotina per oltre un anno. Ebbene 9 di essi hanno contratto almeno un adenocarcinoma polmonare, a differenza dei 20 topi che hanno invece aspirato fumo privo di nicotina, risultati tutti sani.
Per questa settimana è tutto cari lettori. Il TG USA 2.0 vi saluta, vi ringrazia, vi augura una buona serata e come sempre vi invita to be careful; insomma, a FacceCaso.
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