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Le catene su Whatsapp vi hanno rotto i C******i? Forse c’è una speranza

Le catene su Whatsapp vi hanno rotto i C******i? Forse c’è una speranza

Whatsapp dice basta alle catene di Sant'Antonio. Massimo 5 inoltri per tentare di porre un freno alle fake news (e fare un piacere all'umanità). Spir

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Whatsapp dice basta alle catene di Sant’Antonio. Massimo 5 inoltri per tentare di porre un freno alle fake news (e fare un piacere all’umanità).

Spiraglio di speranza per l’evoluzione della specie umana. Whatsapp sembrerebbe orientato a porre un freno alla peggiore piaga che questo pianeta abbia mai conosciuto dai tempi dei faraoni d’Egitto: le catene di Sant’Antonio. L’azienda pare stia per attuare provvedimenti seriamente restrittivi per l’inoltro multiplo di uno stesso messaggio. Bisognerà procedere quindi ad un invio per volta, sperando che questo disincentivi fortemente le persone a scorrere tutta la rubrica per intasare le chat con idiozie di ogni tipo.

La limitazione, infatti, riguarderà qualsiasi tipo di contenuto. Testuale o multimediale che sia. Certo anche i simpatici meme o i video buffi, che strappano qualche sorriso circoleranno meno. Ma è un sacrificio accettabile per dire basta ai vari “FATE GIRARE!” o “Inoltra questo messaggio ad altre millemila persone e tanta fortuna ricadrà su di te“.

L’aggiornamento sarà presto disponibile e verrà scaricato in automatico, come avviene solitamente, e riguarderà i messaggi già “fortemente inoltrati“. Cioè quelli che si trovano o sono arrivati nei gruppi e nelle conversazioni dopo numerosi invii. In realtà, già ora l’invio a più persone contemporaneamente è possibile a soli 5 contatti per volta. Perché una prima stretta c’è già stata. “Lo scorso anno abbiamo presentato la funzione che consente di riconoscere i messaggi che sono stati inoltrati molte volte – si legge in un post sul blog ufficiale della chatsi tratta di un’etichetta dotata di una doppia freccia, che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza. A partire da oggi, questi messaggi potranno essere inoltrati a una sola chat alla volta“.

L’obiettivo principale è quello di cercare di contenere la moltiplicazione delle fake news. Che soprattutto in un periodo difficile come questo, trovano in queste maledette catene un veicolo di diffusione molto più efficace di quello del Coronavirus stesso. Il che rende questa battaglia di civiltà ancor più meritevole di apprezzamento. Spezzarle definitivamente, dunque, non serve solo per tutelare gli zebedei degli utenti, ma anche per dare un contributo alla corretta informazione. Ora resta da capire se sarà mai possibile individuare e punire severamente chi – perché tanto qualcuno imperterrito ci sarà sempre – continuerà a produrre e diffondere simili, moleste, stupidaggini.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefé

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