Tempo di lettura: 1 Minuti

Neolaureato disoccupato? Tranquillo, sei in buona compagnia

Neolaureato disoccupato? Tranquillo, sei in buona compagnia

Un neolaureato italiano su due non lavora. Sarà il caso, sarà l'acqua, sarà il lavoro in nero. O gli stage, non vi piacciono gli stage? Sei un neolau

Per i giovani le notizie viaggiano sui Social
Le proposte di PD e M5S per il nuovo Ministro dell’Istruzione
Il Covid non ferma la lotta delle università contro le mafie

Un neolaureato italiano su due non lavora. Sarà il caso, sarà l’acqua, sarà il lavoro in nero. O gli stage, non vi piacciono gli stage?

Sei un neolaureato e hai trovato subito lavoro? Ottimo, abbiamo una notizia per te: sei da solo! O, per meglio dire, sei uno di quei pochi fortunati che ce l’ha fatta. Hai studiato, ti sei sbattuto tanto sopra quei libri, e ora ti godi il meritato premio.

Sei un neolaureato e NON hai trovato lavoro, anzi sono anni che lo stai ancora cercando? Ohhh, ci pareva strano che non fossi qui! Sei proprio tu il miglior rappresentante della tua generazione. Se vivi in Italia, certo. Perché sei un cittadino europeo, al contrario sei l’eccezione e non la regola.

Ma che dici Ansa, siamo tra gli ultimi in qualcosa? Strano!

Lasciando da parte la facile ironia, è proprio vero che in Italia un neolaureato difficilmente trova lavoro.
Pensate che, come si legge sul sito di informazione, abbiamo “il più basso tasso in Europa di occupazione tra i neolaureati (58,7% nel 2019) e il penultimo tasso di persone con istruzione terziaria (27,6%) e di occupati (63%), e uno tra i più alti gender gap sull’occupazione (20%)”.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: siamo un popolo di neolaureati disoccupati, che già è tanto che abbiano una laurea, e gli occupati, che pure sono pochi, probabilmente sono uomini.

Wow, è questo il sogno Italiano eh?

Ma c’è di più, perché “dopo la Grecia, l’Italia ha anche la percentuale più elevata di persone inattive da oltre 12 mesi (5,7%), un trend comunque in forte calo lo scorso anno (nel 2018 era il 6,2%). Inoltre, è rimasto fermo il tasso di persone con un lavoro ma ugualmente a rischio povertà (12,2%): è il quarto dato più alto d’Europa”.

Che dire, almeno in questo siamo tra i migliori. No? Non fa ridere? Nemmeno a noi.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0