Il regista italiano Luca Guadagnino nominato al premio Oscar per Chiamami col tuo nome, torna alla carica con un nuovo lavoro: promette bene? scopriam
Il regista italiano Luca Guadagnino nominato al premio Oscar per Chiamami col tuo nome, torna alla carica con un nuovo lavoro: promette bene? scopriamolo insieme!
Prendete un pentolone e metteteci dentro: un po’ di colori pastello, la calma ambigua della provincia italiana, il contagio culturale americano sulla vita dei giovani europei ed infine i drammi e le scoperte dell’adolescenza; cosa otteniamo? Beh facile, Luca Guadagnino o meglio, se non lui in carne ed ossa, il suo nuovo lavoro cinematografico. Il regista made in Italy, apprezzato in tutto il mondo, per Chiamami col tuo nome, inno all’amore tra due ragazzi che si scoprono nell’arco di un’estate, torna infatti con una miniserie di otto episodi, in onda dal 9 Ottobre su Sky e HBO (fan del Trono di Spade, so che apprezzerete).
Di che si parla in “We are who we are”?
La serie è ambientata in una base americana in Italia, una “terra di nessuno”, scelta da Guadagnino proprio per rendere la dimensione universale dell’adolescenza: una fase di mezzo della vita, fatta di paure, curiosità e scoperte che ci accomuna, tutti e tutte e che il regista, si diverte ad esplorare attraverso gli occhi dei due giovani protagonisti: Fraser, (Jack Dylan Grazer) e Caitlin (Jordan Kristine Seamon). Così, nel grigio della provincia italiana, le vite dei personaggi vengono spiate dalle telecamere di Guadagnino che ancora una volta, pone delicatamente al centro della scena le insicurezze dei giovani adulti di oggi, ma anche quelle dei loro genitori, testimoni di un mondo che cambia e li cambia. Esattamente com’era successo in Chiamami col tuo nome, “We are who we are” racconta i problemi di un’epoca attraverso gli occhi di un gruppo di ragazzi in cerca della propria affermazione e del proprio posto nel mondo.
E i temi quali sono
I temi trattati sono tantissimi: identità sessuale, identità di genere, rapporti con i genitori, primi amori ed anche un polemico pizzico di politica (che diciamocelo non guasta mai). Se quindi, non vi siete ancora ripresi dalle lacrime di Elio difronte al camino (se non sai di cosa parlo, chiedi perdono a Timothée) Guadagnino vi offre la possibilità di distrarvi con una nuova storia, diversa ma anche simile che, spero, ci darà un’ottima scusa per non uscire a prenderci il freddo di questo strano ottobre.
Non mi resta che augurarvi buona visione e ci risentiamo post binge watching!
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