Anche dopo la fine del lockdown e con le nuove norme, i cinema continuano a subire le ripercussioni post Covid-19. Cosa è andato storto? Lo scorso gi
Anche dopo la fine del lockdown e con le nuove norme, i cinema continuano a subire le ripercussioni post Covid-19. Cosa è andato storto?
Lo scorso giugno si sono riaperte le porte delle nostre sale cinematografiche. Ah! che bello rivedere i cinema pieni, stracolmi, traboccanti di… ansia! Proprio così. In questo momento la paura sta invadendo tutte le sale senza pagare il biglietto; partner in crime risulta essere anche la produzione streaming che, inizialmente gettata in soccorso a tutti quei film che non potevano uscire (insieme a noi), ha spodestato inconsapevolmente il luogo originario della settima arte.
Si sa, cambiano i tempi e con loro le modalità di fruizione del prodotto cinema. Oggi in una classica domenica uggiosa si preferisce rimanere a casa e pagare il virtual ticket, per guardare lo stesso film. È anche vero però,. come mostrano i dati statistici, che gli abituali fruitori delle piattaforme streaming sono gli stessi che hanno sfruttato il piacere della sala cinematografica: nel 2019 Netflix era ugualmente presente, ma si è documentato un rialzo del 5% delle vendite.
Dunque, il problema sorge nel 2020, anno in cui, dopo aver sfiorato un’iniziale parvenza di normalità, con regole dichiarate e prevenzioni messe in atto, i multisala continuano a soffrire alla pari se non più di tanti altri settori.
Si riaccende la speranza
Ma si riaccende la speranza per alcune proiezioni, le stesse che a breve costituiranno il corpus del programma della Festa del Cinema di Roma 2020. La quindicesima edizione avverrà a breve, in presenza e in tutto il suo splendore “perché lo dobbiamo al nostro pubblico e al diritto della popolazione di partecipare alla vita culturale per la quale si firmerà una Carta partita proprio da qui” come preannuncia Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma. Che sia di buon auspicio?
Sicuramente una vera testimonianza di ottimismo da parte di tutti gli organizzatori, insieme all’indiscutibile tenacia dell’industria cinematografica. E se è vero che “il cinema non morirà mai” come affermava Mario Monicelli, è altrettanto vero che “morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non me ne frega niente”.
E no, caro Monicelli, a noi importa, eccome!
COMMENTS