Tempo di lettura: 1 Minuti

I green job sovrastano la crisi nera del 2020! E a noi non dispiace…

I green job sovrastano la crisi nera del 2020! E a noi non dispiace…

In un periodo così fuorviante, chi sta resistendo alla crisi è proprio lui, il green job. È in continua crescita ed è costituito da prospettive lungim

Un concorso dell’Unione europea per giovani aspiranti giornalisti!
Educazione sentimentale nelle scuole per combattere la violenza sulle donne
Il tempo si è fermato ad Oulx, nella scuola-museo

In un periodo così fuorviante, chi sta resistendo alla crisi è proprio lui, il green job. È in continua crescita ed è costituito da prospettive lungimiranti e positive al suo interno: vediamo quali.

Sta avvenendo la vera rivoluzione con il green job, il cosiddetto “lavoro verde”. Verde, come la speranza di avere a che fare con un mondo del lavoro totalmente eco e più accessibile. Beh, arrivano buone notizie, perché alcune vecchie e grigie regole aziendali stanno mutando pelle e colore.

Con il realistico intento di preservare la qualità ambientale, la descrizione di questi lavori arriva direttamente dall’UNEP (United Nations Environment Programme) definendo green job “tutte quelle occupazioni nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrazione e dei servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare l’ambiente”.

Già nel 2017 con i primi passi green, il rapporto Unioncamere-Symbola riportava una salita vertiginosa dei posti di assunzione passando da 320.000 a 863.000, stabilizzandosi a 500.000 nel 2019, con un incremento del 5,3% nel giro di quattro anni. L’andamento positivo continuerà anche in questo nero 2020, favorito dall’allargamento professionale a nuove figure lavorative da parte delle eco- industrie e dalle regole della green economy, inserendo così nuovi sbocchi, tra i quali l’Auditor Ambientale, l’Eco manager, l’Esperto di impatto ambientale, etc. solo per citarne alcuni!

Perciò, risulta estremamente comprensibile il fatto che l’adozione di questo approccio eco-friendly sia portatore sano di innumerevoli benefici: innovazione, contratti stabili e salute dell’ambiente. What else? direbbe George…

Però in alcuni settori ritenuti troppo tradizionali, questa misconosciuta rivoluzione rimane ancora un campo inesplorato, provocando un rallentamento che cozza con la volontà di noi giovany nel voler intraprendere una carriera lavorativa di questo tipo. Ma è il settore green è nato e lo faremo crescere insieme a noi. Con queste nuove prerogative arriveremo ad eliminare il tasso di disoccupazione? Non lo sappiamo, ma è di primaria importanza per il nostro futuro, sia in termini di carriera lavorativa che di prospettive future del pianeta. Green (job) is the new black… E va bene su tutto!

#FacceCaso

Di Eleonora Santini

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0