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Terza ondata di Covid? Ecco il sondaggio sui mezzi pubblici usati dagli studenti

Terza ondata di Covid? Ecco il sondaggio sui mezzi pubblici usati dagli studenti

Per scongiurare una terza ondata di Covid-19 il governo fa un sondaggio tra gli studenti per sapere con quale mezzo di trasporto vanno a scuola. A ge

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Per scongiurare una terza ondata di Covid-19 il governo fa un sondaggio tra gli studenti per sapere con quale mezzo di trasporto vanno a scuola.

A gennaio tutti torneranno a scuola in presenza. Visto però l’inspiegabile fallimento dei soli banchi a rotelle nell’impedire un ritorno di fiamma dell’epidemia di Covid, ora il governo corre ai ripari per scongiurare la terza ondata. E lo fa chiedendo agli studenti in che modo si recano nei loro istituti. Certo, i guai tra settembre e ottobre non sono dipesi solo dalla ripresa delle lezioni. Ma pare che uno dei fattori sia stato proprio quello dell’eccessivo assembramento nei mezzi pubblici, dovuto anche alla massiccia presenza di studenti a bordo.

Una cosa a cui proprio nessuno aveva pensato. Anche perché la Ministra dei trasporti era sicura nel sostenere che su autobus e metro non ci fossero rischi. A suo dire nei periodi di punta la capienza non superava il 75%, quindi erano scarse le possibilità di contagio.

Ora, invece, i fatti sembrano incredibilmente smentire queste convinzioni. E quindi si corre ai ripari. Agli alunni sarà sottoposto un questionario, tramite le stesse scuole, per sapere se, quanti e quali mezzi prendono la mattina per muoversi. In base alle risposte, le istituzioni potranno mappare con più accuratezza gli orari e le tratte che necessitano un servizio potenziato.

L’idea di effettuare questo rilevamento è partita dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità. Di fatto, tuttavia, si tratta di richieste organizzative già avanzate in estate dal Comitato Tecnico Scietifico. Si parlava anche allora di modulare la domanda e l’offerta del trasporto pubblico locale, di fare un’analisi delle criticità del periodo settembre-ottobre per mitigare gli effetti, attesi, della nuova ondata. Evidentemente gran parte di quelle indicazioni sono rimaste lettera morta.

Ora vengono riproposte, in maniera ancora più accurata e mirata. Fermo restando che, a esse andrà comunque affiancata una maggiore responsabilizzazione degli utenti. Anche i contesti di aggregazione correlati all’ambito scolastico, ad esempio, dovranno essere prevenuti. Assembramenti in cortile o la chiacchierata con gli amici fuori dal portone o al chiosco sul marciapiede difronte, prima di entrare dovranno essere scoraggiati in ogni modo. Altrimenti prendere l’autobus vuoto per poi ammucchiarsi una volta scesi diventa totalmente inutile.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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