Tempo di lettura: 3 Minuti

Voto ai 18 enni, dalle prossime elezioni potranno votare per il Senato

Voto ai 18 enni, dalle prossime elezioni potranno votare per il Senato

La conferma definitiva è arrivata oggi da Palazzo Madama, è caduto il vincolo che fissava il diritto di voto per eleggere la Camera Alta a 25 anni A

Maturità 2019: studenti preoccupati dalla seconda prova e dal colloquio orale
Italiani senza Cittadinanza: lettera a Mattarella
Il Presidente Sergio Mattarella ha nominato i 29 giovani Alfieri della Repubblica

La conferma definitiva è arrivata oggi da Palazzo Madama, è caduto il vincolo che fissava il diritto di voto per eleggere la Camera Alta a 25 anni

A partire dalle prossime elezioni politiche circa 4 milioni di Giovany tra i 18 e i 25 anni potranno votare anche per il Senato. È passato, con 178 voti favorevoli, 15 contrari e 30 astenuti, il ddl che porta a 18 anni la soglia per il voto al Senato.

Fino ad oggi l’articolo 58 della nostra Costituzione (quello che si occupa di regolare la disciplina dell’elettorato attico e passivo) non prevedeva che i 18enni potessero votare per entrambe le Camere, ma solo per il Parlamento. Il voto per eleggere i rappresentati che siedono in Camera Alta era possibile solo per chi aveva compiuto il 25esimo anno di età.

Oggi questo vincolo è caduto. Il provvedimento, arrivato alla quarta lettura conforme con la Camera, è passato ed è stato approvato in via definitiva.

Bisognerà però aspettare ancora un altro po’ per l’effettiva entrata in vigore ed operatività della riforma. È necessario attendere ancora tre mesi ed un eventuale referendum confermativo, perché il testo non ha ottenuto in tutte le votazioni il quorum dei due terzi che gli avrebbe permesso l’entrata in vigore diretta.

Come riporta il Sole 24 Ore, il presidente della Commissione Affari Costituzionali Dario Parrini ha ricordato che ora le due Camere avranno la stessa base elettorale e le stesse maggioranze politiche.

Come riportato dal Fatto Quotidiano esponenti politici che si sono battuti per la proposta, da Federico d’Incà del M5S a Simona Malpezzi del PD, hanno commentato che l’abbassamento dell’età è un modo per dire ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni che la politica ha bisogno di loro e delle loro capacità di scegliere. Grazie a questo provvedimento si allargherà secondo loro la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica del Paese.

Il provvedimento sembra muoversi nella stessa scia della proposta, avanzata qualche tempo fa dal segretario del PD Enrico Letta, di allargare il diritto di voto ai 16enni. Si erano scatenate in quell’occasione moltissime polemiche. A detta di molti non sarebbe stato giusto rendere partecipi alla vita politica ragazzi così Giovany, magari con poche conoscenze pregresse di diritto, economia e del sistema politico e della storia del nostro Paese.

E voi Giovany? Cosa ne pensate? Secondo voi queste riforme potranno aiutare ad avere una cittadinanza più attenta, consapevole e informata e una maggiore partecipazione giovanile alla vita politica del Paese?

#FacceCaso

Di Beatrice Offidani

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0