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STUDENTS: Far From Home… oggi andiamo in Spagna: hola Chiara!

STUDENTS: Far From Home… oggi andiamo in Spagna: hola Chiara!

Oggi la rubrica di FacceCaso dedicata agli studenti exchange vola nello stato Erasmus per eccellenza: vamonos in Spagna con Chiara... Ciao Chiara! Og

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Oggi la rubrica di FacceCaso dedicata agli studenti exchange vola nello stato Erasmus per eccellenza: vamonos in Spagna con Chiara…

Ciao Chiara! Oggi insieme andiamo alla scoperta della Spagna… Incredibile, è la meta erasmus per eccellenza degli Italiani e noi non ne abbiamo ancora parlato. Partiamo diretti: perché la Spagna? E perché Bilbao?

Ciao Martina! Allora, alla fine del liceo avevo organizzato un viaggio con amici in giro per la Spagna e da quel momento ne ero rimasta completamente affascinata. Quindi, quando ho deciso di fare domanda per l’Erasmus, la Spagna non poteva non essere la mia scelta. Sapevo che viverla come cittadina invece che turista mi avrebbe portata a scoprirla ancora meglio e a immergermi in una cultura che seppur in molti tratti simile a quella italiana, ha un carattere distintivo tutto suo. Poi, alle medie e al liceo avevo studiato spagnolo e l’idea di riprendere questa lingua è stato un altro dei principali motivi. Per quanto riguarda Bilbao invece, devo ammettere che non c’erano delle motivazioni specifiche: cercavo semplicemente un posto che fosse vicino al mare, così da farmi sentire un po’ più a casa (da buona Napoletana quale sono). Certamente avrei potuto scegliere Valencia o Barcelona, ma iniziando a informarmi sulla storia di Bilbao e sulla sua cultura di Stato Autonomo, ero talmente incuriosita che la mia decisione era ormai presa. E poi si diceva fosse la città in cui si mangia meglio in tutta la Spagna. Come poter rifiutare?

Quale pensi sia stato il vantaggio di andare in un luogo dove la cultura è molto simile a quella italiana? E lo svantaggio?

Non penso ci siano svantaggi in termini assoluti. Sicuramente scegliere un paese del Nord Europa, o anche fuori dall’Europa, avrebbe potuto essere per molti una scelta più accattivante, ma per me che avevo già svolto un’esperienza negli Stati Uniti, la similitudine culturale tra Spagna e Italia non è mai apparsa come un elemento discriminatorio, se non come un valore aggiunto. Così come in Italia ogni posto ha da trasmettere aspetti propri e unici, lo stesso vale per la Spagna se messa a confronto con l’Italia.
Poi sicuramente l’essere “calorosi”, aperti e socievoli degli Spagnoli mi ha permessa dal primo momento di entrare in confidenza con loro senza grandi problematiche. Se dovessi però definire il grande vantaggio di andare in un paese culturalmente vicino al proprio sarebbe la tranquillità che ti viene data nel poter iniziare ad ambientarti, fare nuove conoscenze e migliorare la lingua. È molto più difficile (anche se non impossibile) vivere un shock culturale, e quindi una persona è più facilitata a entrare nel cuore dell’esperienza dal primo momento.

Immagino tu abbia conosciuto molte persone, sei riuscita a legare con dei locals o solo con gli studenti internazionali (e italiani)? C’è qualcuno che senti ancora assiduamente?

Assolutamente! Ho avuto la fortuna di essere assegnata a una sede succursale dell’Università di Bilbao, dove ero una di soli quattro studenti Erasmus in totale. Questo mi ha facilitato nel conoscere ragazzi del posto e stringere rapporti che, con alcuni di loro, sto mantenendo tutt’oggi. Proprio quest’estate Alejandro, una delle persone a me più vicine di Bilbao, è venuto con un’amica a trovare me e altri amici a Napoli, ed è stato così bello poter starci di nuovo insieme. In generale avevo il mio gruppo di italiani con i quali passare dei momenti “off” (sia dalla lingua spagnola che dal contesto in generale) ma al tempo stesso sono riuscita a farli integrare con altri amici spagnoli. Questo è stato per me uno dei grandi valori aggiunti di tutta la mia esperienza: mi ha permesso di farmi sentire totalmente a casa e di essere sempre a mio agio.

Il tuo erasmus in Spagna si è concluso a causa del covid, come hai metabolizzato il tutto? E’ stato questo a spingerti a partire di nuovo in Erasmus durante la laurea magistrale?

Il periodo del covid stato un momento molto difficile per me. Nonostante inizialmente avessi deciso di rimanere in Spagna, speranzosa che il tutto potesse finire in un paio di settimane, quando mi sono resa conto che ciò non stava accadendo ho deciso di rientrare in Italia. Ritrovarsi catapultata, da un giorno all’altro, dalla mia cameretta a Bilbao a quella di Napoli è stato sicuramente traumatico, non credo di aver realizzato se non fino a qualche mese dopo che veramente non fossi più in Spagna. Sicuramente ero molto triste di come era finito tutto, anche perché avevo tanti progetti e tante cose da portare a termine prima di poter considerare conclusa la mia esperienza, ma mi sono fatta forza su quello che avevo avuto e non su quello che avrei potuto avere. E pensare infatti che molti ragazzi erano partiti per il secondo semestre e si sono ritrovati nel giro di poche settimane rinchiusi in casa. Quindi nella sfortuna mi sento estremamente grata.
Proprio per questo, l’aver dovuto abbandonare il mio primo Erasmus a causa del covid non è stata la motivazione che mi ha spinta a partire di nuovo per l’Erasmus in magistrale. Sono consapevole che quello che ho (e non ho) vissuto a Bilbao non potrà essere “rimpiazzato” da nessun’altra esperienza. Lascio una grande parte del mio cuore a Bilbao ma ne ho ancora tante altre da lasciare in altrettanti parti del modo, iniziando dalla Francia.

Dicci tre motivi per cui Bilbao è la tua città del cuore…

1. Mi ha permesso di far forza su me stessa e aumentare la mia autostima
2. Mi ha fatto incontrare l’amore
3. La città, le persone, la vita, tutto è talmente stravolgente da non poter racchiudere tutto in tre motivi!

Ogni settimana andiamo in giro per il mondo grazie ai racconti di molti studenti in exchange, che aspetti a raccontarci la tua esperienza?

#FacceCaso

Di Martina Borrello

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