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Tu ci vai al Concerto del Primo Maggio? Sì…? Ma sai come nasce…?

Tu ci vai al Concerto del Primo Maggio? Sì…? Ma sai come nasce…?

Vi racconto come nasce l'iconico Concerto del Primo Maggio: una lunga e densa storia tutta italiana fatta di musica, libertà e denunce. Si svolge ann

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Vi racconto come nasce l’iconico Concerto del Primo Maggio: una lunga e densa storia tutta italiana fatta di musica, libertà e denunce.

Si svolge annualmente nella Capitale, in Piazza San Giovanni in Laterano, durante la Festa dei Lavoratori. Il motivo dell’accrescitivo? Inizia alle 15 e finisce a mezzanotte. Il concerto del primo maggio è una vera e propria maratona musicale, con la partecipazione di artisti italiani e di ospiti speciali internazionali. Non c’è alcun biglietto da comprare, l’accesso è completamente libero. Non disperate se non vi piace la calca, l’odore di sudore, la pioggia o il sole cocente, potete anche seguirlo da casa, grazie alla diretta su Rai3. Quest’anno la scaletta comprende cantanti come Ariete, BNKR44, Fulminacci, e ancora Tananai, Gaia, Coma-Cose e Carl Brave.

Ma facciamo un passo indietro… (A proposito di passi indietro, QUI vi avevamo raccontato il Primo Maggio del molto poco simpatico 2020)

La prima edizione fu nel 1990, grazie alla collaborazione dei sindacati CGIL -la più antica organizzazione del lavoro esistente in Italia-, CISL e UIL. L’idea nacque da Maurizio Illuminato, direttore artistico all’epoca, che pensò di celebrare il concetto di libertà in musica. Un luogo dove manifestare anche per i diritti e le denunce sociali. Già quell’anno il Concertone riscosse un grandissimo seguito, con più di tre milioni di telespettatori e 190.000 presenti in piazza. Questo fu possibile grazie alla partecipazione di artisti del calibro di Pino Daniele, Zucchero ed Edoardo Bennato. E fu l’irlandese Bob Geldof ad essere il primo artista internazionale a suonare a San Giovanni. Così durante gli anni successivi si esibirono su quello stesso palco anche gli Iron Maiden, Sting, gli Oasis, Jon Bon Jovi, i Radiohead e tanti altri. Quest’anno, 33esima edizione, ci sarà la giovane norvegese Aurora come ospite internazionale.

Lo sfondo sociale

Il Concertone nacque quindi con lo scopo di promuovere la libertà e fu più volte utilizzato dai cantanti per denunciare problemi sociali o prendersela con qualche politico. Elio e le Storie Tese, nel 1991 cantarono “Ti amo Campionato”, un elenco di nomi di politici corrotti e condannati; Daniele Silvestri nel 2003 contestò la battaglia di Berlusconi contro i magistrati e il caso più recente fu quello di Fedez, che nel 2021 si scagliò contro il senatore leghista Ostellari e difese il Ddl Zan. Proprio per questo il Concerto fu spesso cause di polemiche ed oggetto di censura da parte della Rai, rete dello Stato. Nel 2004 si arrivò addirittura a trasmettere in differita di 20 minuti, per poter tagliare eventualmente al volo contenuti sgraditi.

E se la diretta può essere causa di problemi per i vertici Rai, è anche la vera e propria forza del Concertone. Piazza San Giovanni è in grado di ospitare in media 800mila persone, fino ad arrivare a picchi da 1 milione di spettatori. Grazie al binomio Piazza/diretta TV è quindi possibile coinvolgere tutti, dai più giovani che si scatenano in prima fila, a mia nonna, che se lo guarderà comodamente da casa sua, fumando la sua sigarettina.

E voi che squadra siete? Team birretta e calca o pop-corn e divano?

Di Alice Fuschiotto

#FacceCaso

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