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Sicurezza nelle scuole, il M5S va all-inn

“Chiediamo di spostare i 50mln di Euro dell'operazione 'Scuole Belle' per la messa in sicurezza degli istituti”. Questa, la proposta dei Cinque Stelle

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“Chiediamo di spostare i 50mln di Euro dell’operazione ‘Scuole Belle’ per la messa in sicurezza degli istituti”. Questa, la proposta dei Cinque Stelle.

Partiamo dal principio. Dalla genesi del discorso. Tra le principali misure da adottare nel 2014 proposte dal nuovo Governo di Matteo Renzi, spicca il piano sull’edilizia scolastica. Questo, prevede lo stanziamento di 1 miliardo e 94 milioni di Euro così tripartiti:

450mln per le #scuolebelle, ossia la riqualificazione estetica di diversi istituti sparsi in tutta Italia

400mln per le #scuolesicure, ossia interventi mirati alla messa in sicurezza degli istituti

244mln per le #scuolenuove, ossia per la costruzione di istituti ex novo.

Tanti soldi, soprattutto importanti. Eppure, ad un primo sguardo, si nota che forse la redistribuzione di questo miliardo andrebbe rivista. E qui, arriviamo al nocciolo di questo articolo: la proposta del Movimento 5 Stelle.
Eh sì, perchè i Pentastellati hanno detto chiaro e tondo: “La sicurezza dei nostri edifici scolastici deve essere una priorità”. Beh, mi sento d’accordo francamente. Meglio un solido tetto sulla testa che un muro dipinto da un famoso street artist (se poi si può avere entrambe le cose nessuno disdegna eh…). E quindi il M5S ha chiesto di “spostare i fondi, pari a 50mln per il 2015, destinati all’operazione ‘Scuole Belle’, i cui risultati sono strutturalmente irrilevanti, verso interventi davvero necessari per garantire l’accessibilità e la fruibilità degli istituti”. E’ stato espressamente chiesto, quindi, che i 50mln siano spostati dal piano di interventi per il pristino di decoro e funzionalità degli edifici scolastici verso opere di prevenzione contro il rischio idrogeologico e per l’adeguamento antisismico degli stessi edifici.
Parole ineccepibili, seguite da un’immediata azione sul campo, perchè i Pentastellati hanno “presentato un emendamento a prima firma Chiara di Benedetto al Decreto sull’edilizia scolastica” il cui iter è partito lo scorso 27 ottobre. Geograficamente parlando, è stato sottolineato che questa è “un’operazione di cui hanno bisogno, in particolare, le strutture scolastiche del Sud”.
Chiuderei con una frase che probabilmente riassume tutta la faccenda e, ad essere sincero, anche il mio punto di vista: Attraverso ‘Scuole Belle’ gli istituti sono più accoglienti e decorosi, ma questi vanno considerati interventi ordinari. Al contrario, quella della sicurezza scolastica è un’emergenza e priorità che deve essere affrontata attraverso un piano di investimenti considerevoli e duraturi”.
#FacceCaso

Di _Riccardo Zianna_

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