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Crolla l’intonaco alla Maria Luigia di Chiavari

Ennesimo episodio di cedimento in una scuola italiana. Lezioni sospese. Di Stefano Di Foggia Ieri, alla Maria Luigia di Chiavari, comune nei pressi di

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Ennesimo episodio di cedimento in una scuola italiana. Lezioni sospese.

Di Stefano Di Foggia

Ieri, alla Maria Luigia di Chiavari, comune nei pressi di Genova, una porzione d’intonaco si è staccata dal soffitto. Il crollo ha compromesso l’ingresso del plesso che ospita la sezione “Scienze Umane” del liceo Marconi-Delpino.
Un episodio potenzialmente molto pericoloso, se si pensa che il cedimento è avvenuto intorno alle 13 proprio nell’orario di uscita di alcune classi.
Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma il dirigente è stato costretto a chiudere l’istituto fino a data da destinarsi. Con una circolare è stato comunicato che “si rende necessaria la sospensione forzata delle lezioni” per svolgere i dovuti controlli. Le classi coinvolte dall’interruzione sono 12 su 17, mentre le restanti cinque svolgeranno regolarmente le lezioni.
Le polemiche non si sono fatte attendere ed un comitato di genitori e di alunni si è dato appuntamento questa mattina davanti alla scuola per chiedere spiegazioni su quanto avvenuto ieri.
I locali non sono di proprietà pubblica ma l’ente li ha in affitto, ed il proprietario ha già commissionato i dovuti controlli. L’assessore Adolfo Olceste sta tuttavia seguendo la pratica a garanzia di studenti e personale.

Non è la prima volta, purtroppo, che si verificano episodi come questo in scuole italiane. Questa notizia infatti arriva dopo un’importante sentenza della Cassazione riguardo all’edilizia scolastica.
Nella delibera del processo per il crollo del liceo Darwin di Rivoli (Torino), nel quale il 22 novembre del 2008 perse la vita il diciassettenne Vito Scafidi, la Cassazione ha stabilito che: “Le scuole insicure devono essere chiuse su iniziativa degli insegnanti responsabili della sicurezza”. Nel documento si legge: “Le scuole che non offrono un adeguato livello di sicurezza per l’incolumità degli allievi e del personale che ci lavora devono essere chiuse su iniziativa degli insegnanti che hanno accettato di ricoprire il ruolo di responsabili della sicurezza e prevenzione e che agiscono su delega del preside e non possono rimanere inerti di fronte a criticità foriere di pericoli. A loro spetta anche il compito, preliminare, di fare una ricognizione dello stato della struttura e dei rischi, ispezionando ogni locale dell’edificio, compresi solai e i locali tecnici”.
Insomma, la scuola non è esente da responsabilità, “anche nel caso in cui abbia richiesto all’Ente locale idonei interventi strutturali e di manutenzione poi non attuati”, in quanto deve adottare tutte le misure rientranti nelle proprie possibilità.

L’edilizia scolastica è un problema serio, che non deve diventare centrale solo in occasione di fatti gravi. E’ necessaria, quindi, un’attenzione costante per garantire a tutti il diritto di sentirsi sicuri nella propria scuola.

Di Stefano Di Foggia

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