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Docenti tra i banchi: in Toscana arriva la ‘Robotica Educativa’ e i prof devono studiare

Da un accordo tra l'Istituto di BioRobotica, l'Università di Firenze e la Regione Toscana nasce un solido progetto per far preparare i docenti alle nu

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Da un accordo tra l’Istituto di BioRobotica, l’Università di Firenze e la Regione Toscana nasce un solido progetto per far preparare i docenti alle nuove tecnologie che arriveranno nelle scuole.

Una vera e propria rivoluzione tecnologica sta per ‘invadere’ 150 scuole della Toscana. Basta che pensi che il nome del progetto si intitola “Robotica Educativa” e che per attuarlo, giustamente, anche i docenti dovranno, diciamo, tornare sui banchi. Eh sì, perchè i 400 professori coinvolti hanno iniziato ieri un corso di 32 ore di alta formazione per padroneggiare al meglio le novità di questo progetto. Ah già, parliamone un po’.
Questa “Robotica Educativa” nasce da un trittico siglato nel marzo del 2015 tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università di Firenze e la Regione Toscana (che, per dirlo in maniera becera, ha ‘tirato fuori i soldi’ per questo progetto della “Rete regionale sulla robotica educativa delle scuole toscane”). Va be’, ovviamente c’è anche lo zampino del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Calcolando che le 150 Scuole tanto citate rappresentano il 30% degli Istituti presenti sul territorio toscano, questa iniziativa assume tinte davvero speciali.

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Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica, ha così commentato l’estensione di questo importante progetto: “La nostra sfida è contribuire alla trasformazione del sistema scolastico per ‘adattarlo’ alle esigenze che richiede l’educazione del XXIsecolo. In tutto il mondo si fronteggia la sfida dell’innovazione educativa per portare la scuola a fornire conoscenze e competenze per preparare i giovani a soddisfare le domande del lavoro e della vita nella ‘società della conoscenza’”.
Anche Antonio Calvani del Dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze, ha voluto sottolineare il pregio di una simile iniziativa: “L’introduzione della robotica nella scuola può rappresentare una buona opportunità per sviluppare nuove abilità cognitive e competenze trasversali, rilevanti nella società contemporanea”.
Ok, basta con le ciance: professori, forza un po’, andate a studiare!

Di _Riccardo Zianna_

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