Tempo di lettura: 1 Minuti

Tiramisù, e il triplice “dolce” ruolo di De Luigi

Tiramisù, e il triplice “dolce” ruolo di De Luigi

È ora nelle sale, una commedia dal sapore dolce con il debutto alla regia di De Luigi, che si unisce al gusto amaro della corruzione. “Tiramisù”. È qu

Matthew McConaughey? Ora fa il prof!
Teatro, ecco le tre migliori scuole!
Luca Clementi e la “semplicità” di poter fare tutto

È ora nelle sale, una commedia dal sapore dolce con il debutto alla regia di De Luigi, che si unisce al gusto amaro della corruzione.

“Tiramisù”. È questo il titolo di una commedia tutta all’italiana, dove la ricetta del film unisce due ingredienti, l’amaro e il dolce, che non sempre legano perfettamente. Con Fabio De Luigi nel triplice ruolo di regista, sceneggiatore e attore, la pellicola riesce a toccare più tematiche, tra cui quello, molto forte, della corruzione, pur mantenendo un ritmo comico. “L’intento non è quello di un film di denuncia. Io ho voluto raccontare una parte di società facilmente corruttibile, ma c’è anche una parte sana in questo film”, dice De Luigi.

Il protagonista è Antonio, un rappresentante di prodotti farmaceutici, sposato con Aurora (Vittoria Puccini), una donna solo apparentemente permissiva, che si dedica al marito e al suo lavoro da docente. Ma Aurora ha anche il dono della cucina che gli permette di prendere per la gola chiunque lei voglia. Il rapporto tra i due va a gonfie vele finché il cognato Franco, un manager di successo, insinua che il rapporto tra Antonio e la sorella non durerà per sempre perché lei si renderà, prima o poi, conto di aver sposato un uomo inconcludente. Ma le cose cambiano quando Antonio dimentica in uno studio medico il tiramisù della moglie, che in realtà avrebbe dovuto portare altrove. Il medico dello studio lo assaggia e da lì la vita di Antonio cambia… E così, grazie ad un semplice dolce preparato con passione e tradizione, la carriera di Antonio decolla.

Stavolta Fabio De Luigi debutta come regista, dietro la macchina da presa, in questa commedia leggera che affronta, non solo la comicità propria del genere, ma anche una satira politica in grado di svelare un finale pieno di morale. Fin dalle prime scene, si riconosce il personaggio interpretato da De Luigi, goffo e impacciato, dalle espressioni dubbiose che hanno caratterizzato l’attore-comico in tutte le sue performance, fin dai tempi di “Love Bugs”, una tra le più celebri serie TV in cui ha lavorato. Di certo non è un film che lascia il segno, ma del resto come dice De Luigi: “Il film si intitola Tiramisù e tiramisù è un modo di dire. Tirarsi su. Cadere e ritirarsi su”.

E come dargli torto?

Di Valeria Santarelli

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0