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Un milionario su 4 non è laureato

Una ricerca del Financial Times prova a provocare (e a svegliare?) gli studenti di oggi. Studiare per fare soldi? Laurearsi per avere un lavoro miglio

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Una ricerca del Financial Times prova a provocare (e a svegliare?) gli studenti di oggi.

Studiare per fare soldi? Laurearsi per avere un lavoro migliore degli altri? Arricchirsi sfruttando la propria cultura? Tutto sbagliato ragazzi! Avete proprio imboccato la via errata se credete di poter far soldi con la vostra laurea, e a dirlo è niente popòdimeno che il Financial Times. Già. Secondo uno studio pubblicato pochi giorni fa sulla prestigiosa testata, infatti, non c’è bisogno di studiare per diventare ricchi. O meglio, circa un quarto del totale dei milionari del mondo ha lasciato gli studi anticipatamente, rivolgersi a Gates o a Zuckerberg. Ancora di più: solo il 20% (!!) dei milionari mondiali ha ottenuto un master.

Pensate che mr Pay Pal, colui che ha inventato la famosa piattaforma di pagamento online, Peter Thiel, ha indetto una borsa di studio che elargisce 100 mila euro a giovani con idee che non hanno voglia di buttare il proprio tempo in aula. E sentite cosa ne pensa Dale Stephenson, 19enne che la borsa l’ha vinta: L’università ti insegna a seguire istruzioni, a rispettare scadenze e lavorare in gruppo, ma non dovrebbe essere l’unico modo di imparare”. Uno dei fattori che hanno scatenato questa ricerca è stato vedere che, in Gran Bretagna, gli euro necessari per un anno di università sono diventati circa 12mila. Un enormità, soprattutto considerando che, soprattutto da noi in Italia, laurea non è sinonimo di lavoro né tantomeno di arricchimento. Pertanto vi invitiamo a riflettere su ciò che volete dalla vostra vita, poiché appare sempre più chiaro che la Laurea non vi garantirà il futuro che, probabilmente, cercate di ottenere uccidendovi sui libri. Ciò che vi consegnerà è ricerca, cultura e arricchimento di sé. E non è poco, a mio modesto parere. Ma i soldi no, quelli non ve li tramanderà, non necessariamente almeno.

Di Giulio Rinaldi

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