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L’incontro tra Cnr e Università per “rilanciare la ricerca”

L’incontro tra Cnr e Università per “rilanciare la ricerca”

In atto un piano economico che potenzierà i rapporti tra Ricerca e Università. Di Silvia Carletti Al convegno di Milano, che si è tenuto presso l’Univ

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In atto un piano economico che potenzierà i rapporti tra Ricerca e Università.

Di Silvia Carletti

Al convegno di Milano, che si è tenuto presso l’Università della Bicocca, hanno partecipato il presidente del Comitato Nazionale della Ricerca, la ministra Stefania Giannini, il governatore Roberto Maroni e i rettori delle università lombarde. Dal loro confronto sono emerse ottime prospettive per la ricerca italiana, che, a detta del governatore Roberto Maroni, già dal mese di Luglio potrà fare affidamento su una legge regionale che ne regolerà obiettivi e finanziamenti. Le università della Regione mirano al conseguimento di progetti di ricerca efficaci e competitivi a livello internazionale: c’è bisogno di dare spazio alle idee, alle innovazioni, alle menti brillanti. E per fare ciò si necessita una semplificazione della mobilità degli studenti, vale a dire la possibilità per questi di lavorare sia in Italia che all’estero con i dovuti riconoscimenti, la condivisione di infrastrutture e l’intensificazione della collaborazione tra università nello svolgimento di progetti complementari senza rischio di sovrapposizioni.

“Università ed Enti di ricerca devono unire le forze e lavorare in sinergia attraverso un sistema integrato e agile. Inoltre occorre uno snellimento burocratico che garantisca la restituzione massima dell’investimento” ha detto la rettrice Cristina Messa, le cui proposte sembrano trovare compimento nelle parole della ministra Giannini: “Con il Programma Nazionale della Ricerca investiremo 2,5 miliardi di euro per rilanciare la nostra strategia in questo settore. Da quest’anno saranno assunti con continuità mille ricercatori all’anno ai quali sarà garantito un equo trattamento. L’ambizione e l’obiettivo sono comuni: fare della ricerca una leva di crescita economica e di leadership scientifica e culturale del nostro Paese nel mondo”.
Anche il presidente del Cnr ha manifestato l’intenzione di voler mantenere stretti rapporti fra Comitato e Università, dando vita a iniziative molto interessanti: è stato avviato un percorso di dottorato industriale presso il Politecnico di Milano “per aiutare il trasferimento di conoscenze”, che in un secondo momento potrà estendersi anche a Torino. Inoltre il Politecnico, come ricorda il prorettore Ricotti, dispone di una delle gallerie del vento più grandi in Europa e sono stati già avanzati molti progetti di borse di studio per attrarre studenti stranieri. Secondo Inguscio, questo per la ricerca “è un momento da cogliere e sfruttare dopo un lungo inverno a livello politico”.

Presenti alla giornata anche i rettori Fabio Rugge (Università di Pavia), Gianluca Vago (Università Statale di Milano) e Sergio Pecorelli (Università di Brescia).

Di Silvia Carletti

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