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“Sotto copertura”: trasformarsi da carabiniere a bidello per un blitz a scuola

“Sotto copertura”: trasformarsi da carabiniere a bidello per un blitz a scuola

Succede in un liceo di Genova; un carabiniere si è finto bidello per scovare una rete di spaccio e ottenere le informazioni necessarie alla denuncia g

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Succede in un liceo di Genova; un carabiniere si è finto bidello per scovare una rete di spaccio e ottenere le informazioni necessarie alla denuncia grazie al blitz “effetto sorpresa”.

Di Carolina Saputo

Una insolita (o quantomeno concedetemelo, inaspettata) “caccia alle streghe”, o meglio ancora “caccia allo stupefacente” si aggira oramai da qualche tempo tra i corridoi dei licei italiani; nello specifico, sto parlando dei blitz a sorpresa che si stanno verificando da qualche mese a questa parte contro l’attività di spaccio degli studenti e l’ultima scuola a rendersi protagonista di questi eventi sembra trovarsi a Genova, anche secondo quanto riportato da Il Secolo XIX. La notizia è questa (e ha in sé lo spunto per qualche sceneggiatura di un degno film per teenager): un maresciallo dei carabinieri avrebbe passato ben tre giorni “sotto copertura” nel liceo in questione fingendosi un bidello e scovando il traffico di stupefacenti, tanto da far scattare in seguito il blitz che ha portato alla denuncia di tre studenti per spaccio e alla segnalazione di altri due come consumatori.

La storia però non finisce qui: durante le perquisizioni in casa infatti sono stati sequestrati 210 euro, 25 grammi di hashish e 15 grammi di marijuana. L’episodio in sé potrebbe sembrare una banale notizia di cronaca, se non fosse per il fatto che questa ennesima perquisizione si colloca in una ben più fitta rete che ha inizio un mese fa a Bologna nei licei Sabin e Manzoni e ancora lo scorso 22 Marzo nel liceo Virgilio di Roma. Rimane il fatto che in tutte le vicende gli studenti sono sempre scesi a protestare contro “l’ingiusta militarizzazione” delle scuole, sollevando non poche spinose questioni: quali sono le implicazioni politiche dietro ad ogni perquisizione e che impatto emotivo hanno sugli studenti? Dobbiamo dire inesorabilmente dire addio alla privacy? #FacceCaso!

Di Carolina Saputo

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