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Scuola in presenza e maturità: parlano (finalmente) i ministri

Scuola in presenza e maturità: parlano (finalmente) i ministri

La Scuola ha difficoltà a programmare. Come tutto il resto, va detto, perché questo virus sembra non lasciarci più davvero in pace. La scuola è rimas

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La Scuola ha difficoltà a programmare. Come tutto il resto, va detto, perché questo virus sembra non lasciarci più davvero in pace.

La scuola è rimasta un po’ lì in questo periodo. Lasciata a sé stessa, da una parte. Dopotutto è il tempio della cultura e della formazione, due parole che nel corso dei decenni hanno un po’ perso il loro nucleo. Informazione è sapere? Cultura è nozione? O è l’informazione a servizio della cultura, sistema congiunto di educazione e libertà?

Dal governo, certamente direbbero che non è così. “La scuola è importante, è sempre nei nostri pensieri. Andiamo a dormire pensando a lei, al futuro dei giovani, ai bambini, e al Natale”, direbbero. Tanto questo è oggi politica: propaganda. Ti dicono ciò che vuoi sentirti dire. E le ultime dichiarazioni, a proposito del prossimo futuro della scuola, sembrano andare proprio in questa direzione. Troppo cattivi e disillusi? Giudicate voi.

Maturità, t’avessi presa prima… forse t’avrei fatto in presenza

Siamo ancora a Novembre, ma già si parla di maturità. Dopo quella dell’annata 19/20, svoltasi in presenza/assenza, ci si chiede cosa accadrà a giugno 2021. In questo senso, sono fresche fresche le parole della ministra Lucia Azzolina: “So che gli studenti pensano agli esami di maturità, vedremo nei prossimi mesi: assicuro che non prenderemo alcuna decisione senza coinvolgerli”, si è sentito dirle su Rtl.

Il che vuol dire tutto e niente, sembra. Ma va bene così. Concentriamoci sul ritorno alla presenza. Si torna il 4 dicembre? Boh.

Siamo al lavoro per questo, non ho mai detto che la data del 4 dicembre è troppo vicina per programmare ogni cosa”, ha dichiarato la ministra. Seguita da Luigi Di Maio, ministro per gli Affari esteri: “È premura di tutto il Movimento 5 stelle far riaprire le scuole, in totale sicurezza e rispettando le norme anti-covid, non appena ci saranno le condizioni. Bisogna permettere a tutti i nostri studenti di seguire le lezioni in presenza”.
4 dicembre, non 4 dicembre? Tu c’hai capito qualcosa? Se è, beato te.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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