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Eroina, dopo vent’anni torna di moda

Presentata al San Patrignano una ricerca su ragazzi e stupefacenti. Di Stefano Di Foggia Tutti credevamo che l'eroina fosse ormai una droga del passat

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Presentata al San Patrignano una ricerca su ragazzi e stupefacenti.

Di Stefano Di Foggia

Tutti credevamo che l’eroina fosse ormai una droga del passato, un ricordo degli anni Ottanta. Una ricerca invece torna a parlarne in modo preoccupante. Da quando hanno fatto il loro ingresso in Italia le droghe chimiche sembrava che lacci emostatici e siringhe fossero stati messi da parte per sempre, ma i dati dell’ultima rilevazione dell’Espad hanno smentito questa teoria.
Lo studio è stato presentato alla comunità per tossicodipendenti di San Patrignano in provincia di Rimini, nella grande mensa voluta dal fondatore, Vincenzo Muccioli.

Ecco cosa è emerso:

il 27% dei giovani, tra i 15 e i 19 anni ha assunto sostanze stupefacenti almeno una volta nella vita e il 4% è consumatore abituale. Ma la cosa più preoccupante è che circa 52mila ragazzi, intorno al 2,1% del totale ha assunto sostanze senza sapere di cosa si trattasse.
Ma è l’eroina lo spettro che si aggira tra i giovani, il 2% dei maschi 15enni l’ha presa almeno una volta e l’1% si è “fatto” iniettandosi con la siringa eroina, cocaina, allucinogeni o stimolanti.

C’è poi la cocaina che non passa mai di moda, provata dal 2,5% e la cannabis di cui ha fatto uso oltre il 26%. Nell’ultimo anno un altro dato, il 10% dei teenager ha assunto psicofarmaci senza prescrizione medica e il 3% allo stesso scopo ha usato antidolorifici.

Antonio Boschini, è entrato al centro negli anni ’90 da eroinomane poi si è laureato in infettivologia e oggi è il responsabile del Centro medico della comunità. Le informazioni da lui raccolte sui comportamenti degli ospiti di San Patrignano confermano in parte quelli della ricerca Espad: “Nei primi vent’anni di vita della comunità il problema era l’eroina per il 99% dei ragazzi. Da 7-8 anni invece il 30% circa ha dipendenza da cocaina, alcol e gioco d’azzardo. Per il 70% la dipendenza principale è ancora l’eroina, cui sono arrivati attraverso la cannabis e le droghe sintetiche. Da un paio d’anni, fra i giovanissimi è ricomparsa la siringa, usata dal 20% degli assuntori di eroina. Non si teme più il contagio dell’Aids come negli anni ’80, oggi si scambiano l’ago fra amici o fra partner, una costante dai 18 anni di età”.

L’occasione per parlare dei nuovi scenari delle droghe è stata la visita al centro del ministro agli Affari Regionali con delega alla famiglia, Enrico Costa. Nel corso dell’incontro ha detto: “Fu mio padre, quando era ministro nel ’94, ad inaugurare il Centro medico di San Patrignano. Nel suo ufficio c’è sempre stata una foto di Muccioli, io sono voluto venire a vedere di persona quest’esperienza, che trovo un percorso di recupero molto costruttivo, perché fa sentire veramente utili gli ospiti della comunità”.

Un incontro importante nel quale oltre alla presentazione della ricerca c’è stato spazio per le storie di vita degli ospiti della struttura. Qui le persone possono intraprendere un percorso che tramite la cooperazione, il lavoro e la vita di comunità li aiuta a riappropiarsi delle loro vite.

Di Stefano Di Foggia

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