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Naziskin contro antifascisti in una violenta guerriglia

Naziskin contro antifascisti in una violenta guerriglia

In provincia di Bolzano, un gruppo di amici è stato picchiato da alcuni neofascisti armati di chiavi inglesi e mazze da baseball. Cresce sempre di più

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In provincia di Bolzano, un gruppo di amici è stato picchiato da alcuni neofascisti armati di chiavi inglesi e mazze da baseball. Cresce sempre di più l’allerta per la diffusione di questa corrente politica estremista.

Siamo a Lana, un paesino di 11mila abitanti in provincia di Bolzano. Era una serata tranquilla per un gruppo di amici che aveva deciso di concludere in bellezza andando a ballare nella discoteca più grande e famosa del paese, l’Exclusiv. Alle 4 del mattino di qualche giorno fa, a danze concluse, i ragazzi si sono mossi felici verso l’uscita del locale quando si sono accorti che dei giovani vestiti di nero li stavano puntando. Abiti scuri, taglio di capelli raso pelle, saluto romano e atteggiamento tetro e violento: la diagnosi era quella di ‘naziskin’.

Da qualche anno, soprattutto al Nord d’Italia e in modo speciale nella provincia di Bolzano, si è fatto largo il pensiero neonazista; paesi come Lana, Tesimo e Prissiano sono tra quelli a più altra concentrazione di fedelissimi alla destra estrema, tanto che CasaPound e Forza Nuova vanno per la maggiore. Non solo: i cosiddetti ‘neri’, seguaci di tale corrente politica, cercano visibilità anche nei comizi pubblici che i comuni autorizzano senza troppi problemi e, marciando sulla paura popolare per l’emergenza immigrazione, trovano moltissimi seguaci.

Il gruppo di ragazzi neofascista ha iniziato, dunque, ad insultare i giovani appena usciti dalla discoteca e, a seguito delle loro ribattute visibilmente contrarie alle idee politiche degli aggressori, hanno iniziato a sferrare calci e pugni determinando l’inizio di una rissa. Le armi utilizzate non sono state solo braccia e gambe ma anche mazze da baseball, bottiglie di vetro e chiavi inglesi, strumento, quest’ultimo, noto per la fama che aveva negli anni ’70 come simbolo di violenza politica. La colluttazione è avvenuta sotto gli occhi di alcune persone che, a quanto pare, non hanno sentito il bisogno di chiamare le forze dell’ordine. Lo stesso buttafuori della discoteca non ha mosso un dito, schierandosi dalla parte dei naziskin; per questo suo comportamento, è stato immediatamente licenziato dal titolare dell’Exclusiv.

I ragazzi aggrediti se la sono cavata con qualche livido ed escoriazione, eccetto uno che ha subito un taglio al volto e la rottura degli occhiali da vista. L’attacco sembrava essere del tutto premeditato, come mostra l’artiglieria che i neofascisti si portavano dietro; forse una trovata dei ‘neri’ per rallegrare una serata noiosa e priva di quella che può essere definita ‘giustizia ariana’.

Incredibile, ma vero: la storia non insegna nulla, anzi tramanda per osmosi passiva le più becere idee che l’umanità abbia mai concepito.

Di Giulia Pezzullo

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