Tempo di lettura: 1 Minuti

ErasmusFollia

ErasmusFollia

Gli studenti lombardi tendono sempre di più a partire per l'Erasmus. Il famoso programma internazionale prende piede e mette in luce le sue grandi pot

Ricerca in Nuova Zelanda: il lavoro ai tempi della mobilità internazionale
Un weekend a Parigi con la tua BFF: festeggiare il compleanno tra sogno e realtà
I giovani cervelli in fuga che scappano costano allo stato circa 14 Miliardi, ma non è colpa loro

Gli studenti lombardi tendono sempre di più a partire per l’Erasmus. Il famoso programma internazionale prende piede e mette in luce le sue grandi potenzialità.

Di sicuro hai sentito parlare del programma Erasmus: ogni università ne ha uno che prevede la possibilità di studiare all’estero per qualche mese durante un anno accademico. Molti studenti universitari scelgono di svolgere alcuni esami in un Paese che aderisce al progetto di mobilità internazionale per migliorare il proprio curriculum e per fare un’esperienza formativa utile. Oltre al piano europeo, esistono anche vari modi per ottenere borse di studio in luoghi fuori dall’Europa.

A volte si pensa che l’Erasmus sia una perdita di tempo ma negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rivalsa del progetto in quanto le aziende sono più propense ad assumere ragazzi con un’esperienza simile alle spalle. Le motivazioni per partecipare sono tante:

imparare nuove lingue straniere, vivere insieme ad altri ragazzi in un ambiente dinamico e ricco di idee, cavarsela in autonomia e apprendere diversi metodi di approccio alle materie studiate.

Il direttore dell’agenzia nazionale InDiRe, Flaminio Galli, rende pubblica una recente statistica condotta sugli studenti della Lombardia che ha sottolineato la crescita del numero dei ragazzi che scelgono l’Erasmus come esperienza aggiuntiva al loro percorso formativo. Dall’anno accademico 2014/2015, infatti, oltre 5 mila universitari hanno ottenuto la borsa di studio per partire e andare a studiare all’estero, circa il 10%in più rispetto all’anno accademico precedente.

Un altissimo numero di fondi è stato assegnato per motivi studio, ma per i tirocini la percentuale si abbassa. Sottolineando, poi, che il 58% dei futuri Erasmus è mediamente donna e ha 23 anni, il primo istituto lombardo che vede i suoi studenti partire è la Statale di Milano; seguono il Politecnico e l’Università di Pavia. Le mete preferite dai ragazzi sono Germania, Spagna e Francia dove gli studenti rimangono dai cinque ai dieci mesi per motivi di studio; Spagna e Regno Unito sono gettonati per i tirocini che impegnano per un tempo di circa tre mesi e mezzo. La statistica non parla solo di partenze ma anche di arrivi: la Lombardia ha accolto poco meno di 2500 studenti stranieri sbarcati in Italia per il progetto Erasmus; le università che più fanno gola sono il Politecnico, la Bocconi e la Statale.

Eppure, sono più numerosi i ragazzi che escono dalla Regione per studiare rispetto a quelli che arrivano per immatricolarsi negli atenei lombardi. Tentar non nuoce, si dice. Il programma è attivissimo e tutti gli studenti che scelgono di entrare a farne parte ne rimangono entusiasti. È un’esperienza che ha come scadenza il termine degli studi universitari: tanto vale farci un pensierino.

Di Giulia Pezzullo

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0