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Ragazzi aggrediti per un cappello da baseball

Ragazzi aggrediti per un cappello da baseball

Due ragazzi 17enni aggrediti da una baby gang a Bergamo. Pugni in faccia: cinque arresti per aggressione e tentata rapina. Cosa porta ad aggredire una

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Due ragazzi 17enni aggrediti da una baby gang a Bergamo. Pugni in faccia: cinque arresti per aggressione e tentata rapina.

Cosa porta ad aggredire una persona? Si potrebbe pensare a razzismo, rabbia, invidia, vendetta o addirittura semplice divertimento. Accade fin troppo spesso che un perfetto sconosciuto riservi calci e pugni alla prima persona che gli capita a tiro, trattandola come un sacco da pugile. Affermare che tutto sia frutto di un temperamento un po’ forte sarebbe riduttivo; infatti, il background culturale di ognuno di noi influenza notevolmente i comportamenti e gli stati d’animo quotidiani.

Questo non accade solo tra gli adulti, ma anche tra i minorenni che, uniti in baby gang, girano per la città con fare minaccioso. Venerdì 10 giugno, alle prime luci della mattina, due ragazzi 17enni stavano camminando per le strade di Orio al Serio. Uno dei due amici indossava un cappello da baseball che aveva destato l’interesse di un gruppo che sostava in una zona del loro percorso; il gruppetto si è avvicinato ai due passanti e ha iniziato a intimorire i ragazzi dicendo loro di togliersi il berretto e consegnarlo nelle mani del capo della baby gang. Il 17enne si è rifiutato di stare a quella imposizione e, per tale motivo,

è stato scaraventato a terra e preso a pugni in faccia. Gli aggressori, cinque ragazzi tra i 15 e i 16 anni,

dopo aver ferito il ragazzo, si sono buttati sull’amico che tuttavia aveva già chiamato i soccorsi. Infatti, pochi minuti dopo l’attacco, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bergamo sono intervenuti sul posto arrestando i teppistelli e denunciandoli per tentata rapina e avvenuta aggressione.

I due 17enni feriti sono stati ricoverati all’ospedale Bolognini di Seriate e guariranno nel giro di una settimana. Per quanto riguarda la baby gang, i tre ragazzi che materialmente hanno tirato pugni ai giovani sono stati affidati dalla Procura dei Minori di Brescia alle loro famiglie; gli altri due, invece, sono in stato di libertà ma risultano in ogni caso sotto le stesse accuse. L’inutilità dietro questo gesto avventato è più che palese e si commenta da sola: non solo è estate e le scuole sono chiuse, tanto da poter dormire fino a mezzogiorno, ma l’età degli aggressori è drasticamente bassa.

Come si può, a 15 anni, andarsene in giro a picchiare i propri coetanei per un cappello da baseball? Dov’è finita la generazione motorino e casco a scodella? Fosse stata una scazzottata per amore di una donna in comune tra due ragazzi, avrei quasi chiuso un occhio. Ma qui pare si parli di violenza per divertimento e, per di più, tra fazioni inesistenti: la baby gang si era svegliata con l’intenzione di rubare un cappello, quei due ragazzi, però, probabilmente stavano solo andando a fare colazione.

Di Giulia Pezzullo

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