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Giovani: una risorsa su cui investire, non una realtà da assistere

Giovani: una risorsa su cui investire, non una realtà da assistere

Le Regione Toscana fa centro con le politiche giovanili. Già 27mila ragazzi tra i 70mila disoccupati totali si sono inseriti in un contesto lavorativo

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Le Regione Toscana fa centro con le politiche giovanili. Già 27mila ragazzi tra i 70mila disoccupati totali si sono inseriti in un contesto lavorativo.

Di Silvia Carletti

In mezzo a tanto caos, in Toscana sembra aprirsi uno spiraglio di luce per i giovani disoccupati. La Regione, grazie al progetto Giovanisì in vigore dal 2014, sta lavorato duramente per ridimensionare la percentuale dei cosiddetti NEET (la sigla inglese che sta per “Not engaged in Education, Employement or Training”) sul territorio toscano. E i risultati, a lungo andare, si vedono:

dei 70.000 giovani disoccupati in tutta la regione, già il 60% di loro ha aderito a programmi di inserimento ed è stato avviato nel mondo del lavoro.

È l’inizio di un cammino ancora lungo, come ha detto il Presidente della Regione Enrico Rossi in occasione dell’incontro per le politiche sociali giovanili che si è tenuto a Firenze, “non è la soluzione a tutti i problemi dei giovani, ci vorrebbero piani per il lavoro, una ripresa ancora più robusta, ma siamo già di fronte a una pratica riformista buona”. Gli incentivi ci sono, le adesioni anche (66.000 giovani hanno effettuato l’iscrizione presso i centri d’impiego regionali, 196.000 hanno beneficiato di Giovanisì nel corso di questi anni), e ora si punta a fare sempre meglio. Il progetto Giovanisì è attivo in tutta la regione e si adopera per inserire i ragazzi in panorami lavorativi presso imprese, enti pubblici e locali, spesso

incentivando le aziende ad assumere laureati e dottori di ricerca (rigorosamente under 35) per periodi di apprendistato, per collaborazioni (dette “coworking”, ossia condivisione delle attrezzature e degli ambienti lavorativi) e possibilità di voucher.

Fondamentale è anche il Fondo regionale che con i suoi finanziamenti “gratuiti, incondizionati e liberamente distribuiti” sul territorio sostengono i giovani senza lavoro o con contratti a tempo determinato. Il progetto non trascura nessuno: anche le donne, in particolare le giovani mamme, godono di convenzioni e finanziamenti comunali per l’inserimento dei figli nelle scuole materne e negli asili nido.

Il Presidente Rossi ha concluso il convegno di Palazzo Strozzi sottolineando il vasto numero di ragazzi che hanno aderito ai progetti regionali e promettendo di “far sì che il Governo italiano chieda all’Ue che questa esperienza di successo in Toscana sia finanziata e diventi una misura stabile in tutta Italia, perché è l’Italia ad aver bisogno di questa generazione di giovani”.

Di Silvia Carletti

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