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Spinelli nel bel mezzo delle lezioni a 14 anni. Ma perché?

Spinelli nel bel mezzo delle lezioni a 14 anni. Ma perché?

Gli spinelli a scuola non sono una novità, ma perché la necessità di farlo a scuola, e perché proprio durante le lezioni? In questo articolo ho volut

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Gli spinelli a scuola non sono una novità, ma perché la necessità di farlo a scuola, e perché proprio durante le lezioni?

In questo articolo ho voluto fare una piccola riflessione su un fenomeno diffusissimo. Basta, infatti, fare una velocissima ricerca in rete per rendersi conto dell’ammontare di episodi di spinelli fumati nelle scuole: nei cortili a ricreazione ma anche nei bagni nel bel mezzo delle lezioni.

Mi sono resa conto che la maggior parte degli articoli che trattano questo genere di notizia, la trattano come una critica nei confronti dei giovani. Un ragazzo esce dalla classe, va in bagno e si fuma una canna, torna in classe e…? Al posto che soffermarci su quanto sia “stupido”, “incosciente”, “irrispettoso” un gesto del genere, e su quanto le “nuove generazioni” siano sempre più depravate, perché non proviamo a chiederci perché il ragazzo ha sentito il bisogno di uscire dall’aula durante la lezione per andarsi a fumare un canna. Ma più che altro, cosa porta uno studente a mancare così tanto di rispetto ai propri professori? 

A questo punto la mia riflessione si sposta su un altro piano. Perché gli studenti hanno così poco rispetto della scuola e dei professori? Questo è il mio punto sul quale voglio riflettere. Ovviamente il problema delle droghe in generale è grave, non va sottovalutato ma soprattutto non va mai giustificato. L’incoscienza con la quale i giovanissimi si approcciano a certe sostanze è grave, e il fatto che siano proprio le scuole il luogo dove avvengono certi “scambi” è il peggio che si possa immaginare.

Di una cosa sono sicura, che questi giovani, che si spingono a fare atti così spudorati come quello di fumarsi una canna nel bel mezzo di una lezione, di tutto abbiano bisogno tranne che di essere ridicolizzati e iconizzati come depravati nei quotidiani locali. Io credo che qualcosa debba essere fatto per far sì che le scuole non siano un luogo di spaccio, e credo che prima di raccontare quanto gli adolescenti di oggi siano terribili, iniziare a farsi delle domande sull’intero “sistema scuola” sia dovuto.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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