Tempo di lettura: 3 Minuti

Giappone: casa editrice esagera e regala libri di testo

1500 testi offerti ad un prezzo ridotto, violando una regola categorica per spingere gli Istituti ad adottare i propri manuali. Di Ludovica Gentili In

Buon compleanno I Have a Trip: da due anni girando il mondo. La seconda intervista di FacceCaso
Scopri il Natale in Thailandia attraverso l’esperienza di I Have a Trip
Studenti cinesi e giapponesi all’università di Parma

1500 testi offerti ad un prezzo ridotto, violando una regola categorica per spingere gli Istituti ad adottare i propri manuali.

Di Ludovica Gentili

In Giappone non si fanno sconti e se distribuisci materiale didattico agli Istituti pubblici, nonostante tu sia una casa editrice rinomata, sarai punito secondo quanto deciderà il Mistero dell’Istruzione.

Pare che sia successo proprio questo alla Taishukan Publishing Co., dichiarata

colpevole di aver fornito gratuitamente testi e manuali alle scuole senza consenso, in quanto secondo la scuola di pensiero giapponese, adottare questo tipo di comportamento non garantisce la selezione equa dei libri su cui gli studenti imparano.

L’editore si difende negando di aver compiuto un’azione simile scaricando la responsabilità sui dipendenti che a detta sua avrebbero agito in autonomia, offrendo dal 2014, oltre 1900 testi ad un Liceo di Gifu.
In un secondo momento però ha ammesso che alcuni tra i membri del suo staff avrebbero

distribuito 1500 testi ad un prezzo molto ridotto, 290 yen all’incirca 2,70 dollari a undici scuole pubbliche e tre private.

Se le cose stanno davvero così, allora la colpevolezza è comunque accertata avendo violato un divieto categorico imposto dal Ministero.
La Taishukan Publishing Co. spiega di aver peccato di ingenuità, pensando di poter aiutare in questo modo strutture e studenti con il proprio materiale a costo ultra ridotto, senza valutare le conseguenze.
L’accaduto lascerebbe pensare che il gesto mirasse a voler in qualche modo concentrare l’attenzione su di sè e far così adottare in gran parte delle scuole i propri libri di testo ottenendone un vantaggio pubblicitario ed economico, ma Il Giappone non ci sta e promette provvedimenti specifici per il reato commesso, con un controllo esteso anche ad altre scuole per verificare l’esistenza di casi simili in altre regioni.

AHIA! La Taishukan l’ha fatta grossa!!!

Di Ludovica Gentili

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 1