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Mentana e quel webete. È suo il dominio sui social

Mentana e quel webete. È suo il dominio sui social

Altro che Petaloso, Enrico Mentana si consacra a mattatore non solo televisivo, ma anche dei social network. Dal neologismo “webete” a tutte le perle

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Altro che Petaloso, Enrico Mentana si consacra a mattatore non solo televisivo, ma anche dei social network. Dal neologismo “webete” a tutte le perle regalate su Facebook, storia di una scalata inaspettata.

Di idoli su Facebook, soprattutto negli ultimi anni, se ne sono visti a decine. Da Morandi a Magalli, passando per Sgarbi, certi personaggi più o meno famosi hanno fatto parlare molto di sè per i contenuti e i post pubblicati.
Ma negli ultimi periodi è apparsa una luce non banale nell’universo dei social: Enrico Mentana. Il direttore di La7 è diventato infatti il principale commentatore degli avvenimenti nel nostro paese, capace, merce molto rara, di utilizzare lo spirito critico e intelligente da giornalista su una piattaforma ricca di banalità. Ancora di più hanno però colpito i commenti di risposta alle affermazioni più stupide e superficiali degli utenti che lo seguono.

Il problema di fondo è l’invasione di imbecilli che come un fiume in piena ha inondato le principali piattaforme, Facebook in primis. Chiunque, di fatto, si sente libero di dare una propria interpretazione a fatti anche delicati, senza averne le competenze o prove concrete, a volte con il solo gusto di provocare. In molti preferiscono non rispondere alle idiozie scritte da altri utenti, soprattutto in spazi comuni quali pagine di personaggi o di siti di news, ma Enrico Mentana ha preso in mano la situazione per indirizzarla verso un nuovo versante: la pubblica gogna.
“Lei è un webete” è la risposta data ad un commento sul terremoto che porta tale “crociata” al suo apice imperfettibile. È un colpo forte e deciso verso tutti gli utilizzatori di internet che, diciamocelo, fanno passare la voglia di vivere in una democrazia. E la questione è così sentita da molti utenti sani da vedere accolta questa risposta con un’ondata di giubilo, spingendo alcuni a chiedere all’Accademia della Crusca di inserire questo nuovo termine nel dizionario.

Mentana è il mio idolo, dapprima emblema giornalistico, anche se può non piacere ad alcuni (eretici aggiungo), come castigatore dei troll si sta rivelando un campione medievale: di fronte allo scontro non si ritira, anzi gonfia il petto e risponde ai disturbatori, senza spingersi nella volgarità li distrugge nel loro stesso campo: i commenti.

L’eroe delle mille maratone è una voce che può far bene al panorama di Facebook Italia: “abbiamo creato una società di repressi, ma con lei abbiamo esagerato” oppure “lei non sa leggere, le consiglio Instagram dove ci sono solo le figure“. Cit. Enrico Mentana.

Di Umberto Scifoni

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