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Più del 60% dei dispositivi non rispetta le norme privacy per Internet

Più del 60% dei dispositivi non rispetta le norme privacy per Internet

Secondo i garanti della privacy oltre il 60% dei 300 dispositivi elettronici non ha superato l’esame di idoneità. Forse qualcosa per la nostra sicurez

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Secondo i garanti della privacy oltre il 60% dei 300 dispositivi elettronici non ha superato l’esame di idoneità.

Forse qualcosa per la nostra sicurezza non va. Infatti la nostra navigazione su internet e protezione di dati sensibili non sarebbe così tutelata come ci illudiamo di pensare:

300 dispositivi diversi e solo il 40% ha superato l’esame sulla privacy dei relativi Garanti di ben 26 paesi,

numeri da brividi.

Tale analisi è stata avviata tramite indagine a tappeto dello scorso Maggio da parte di 57 autorità per la protezione dei dati personali, appartenenti al Global Privacy Enforcement Network (Gpen), tra cui il Garante italiano.
Antonello Soro, responsabile italiano, spiega: “L’ indagine sulla cosiddetta Internet delle Cose ha rivelato che le società del settore non hanno ancora sufficiente attenzione per protezione dei dati personali, con il rischio di generare sfiducia nei consumatori. Alcune non si rendono conto che non solo il nome e il cognome, ma anche i dettagli sul consumo elettrico di una persona o i suoi stessi parametri vitali, sono dati personali da proteggere”.

Il 59% degli apparecchi quindi non offre le giuste indicazioni sul trattamento e utilizzo dei dati personali, mentre il 68% non fornisce appropriate informazioni sulle modalità di conservazione dei dati; il 72% non definisce come gli utenti potrebbero cancellare i propri dati dal dispositivo.

Dati del genere fanno capire che rischi corriamo ad accumulare le nostre informazioni e segreti su cellulari e altro, perché in fin dei conti, come a Diletta Leotta potrebbe succedere a uno qualsiasi di noi.

Di Umberto Scifoni

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