Con un iPhone si aggirava nei bagni delle facoltà, 42enne serbo viene accusato per interferenze nella vita privata e ricettazione. Sembra la scena di
Con un iPhone si aggirava nei bagni delle facoltà, 42enne serbo viene accusato per interferenze nella vita privata e ricettazione.
Sembra la scena di un film a luci rosse o una commedia all’italiana, e invece è l’apertura di un fascicolo da parte del pubblico ministero Cinzia Dell’Aglio: reato di interferenza illecita nella vita privata e ricettazione, condanna fino a 5 anni di reclusione.
La vicenda è venuta fuori nella facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Roma Tre, dove un uomo di 43 anni Serbo andava per riprendere le studentesse nella loro intimità.
Scoperto e arrestato, è emerso che abitava in una roulotte parcheggiata nei pressi dell’università, e dal settembre del 2012 aveva cominciato a introdursi nell’edificio e pianificato il modo per “operare” in tal modo. Per tutto ciò utilizzava un iPhone rubato che lasciava nel bagno per registrare ogni ragazza, ma il telefono è stato ritrovato e le forze dell’ordine hanno potuto procedere con l’arresto.
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