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L’Università di Perugia pagò il volo di Benigni

Storia di 5 anni fa, ma arriva oggi sui giornali: la procura della Corte dei Conti ha iscritto il nome del Ministro Giannini, all’epoca rettore dell’U

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Storia di 5 anni fa, ma arriva oggi sui giornali: la procura della Corte dei Conti ha iscritto il nome del Ministro Giannini, all’epoca rettore dell’Università per stranieri di Perugia.

Perché l’ateneo perugino pagò 16 mila euro per affittare un Falcon, jet privato, che portasse Roberto Benigni da Ciampino a Bruxelles in tempi record? Il fatto non è cronaca recente, ma risale al 9 novembre 2011, quando per i 150 anni d’Italia l’Università per Stranieri organizzò un incontro con i parlamentari per la divulgazione della lingua italiana. Era un programma in cui Benigni doveva recitare un paio d’ore un canto dell’Inferno, il XXVI, di fronte ai parlamentari europei. “La lingua italiana come fattore d’identità e unità nazionale”. Un successo, applausi e tutti felici.

Però ai conti rimangono i 16 mila euro di volo, ingiustificabili, una spesa voluta dalla Giannini che però i magistrati hanno contestato, avviando accertamenti e, dopo 5 anni di prescrizione, l’invito a dedurre per l’attuale ministro e l’ex direttore che avrebbe solo obbedito all’ordine.

Di Umberto Scifoni

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