Tempo di lettura: 2 Minuti

Supreme Italia: una questione di…falsi

Supreme Italia: una questione di…falsi

Supreme Italia è un marchio molto (troppo) simile a quello di Supreme NYC. E no, non sono la stessa azienda. Vi dice niente Supreme Italia? So che c

Bologna, l’Università e i primi passi verso l’America
Instagram vale un patrimonio
USA, le armi a scuola sono un problema reale e anche virtuale

Supreme Italia è un marchio molto (troppo) simile a quello di Supreme NYC. E no, non sono la stessa azienda.

Vi dice niente Supreme Italia?
So che conoscete il marchio Supreme, quello tanto sponsorizzato da Fedez, e che ha collaborato con alcune delle più grandi aziende in fatto di moda, da Nike a Louis Vuitton. Ma soprattutto che ha fatto degli influencer la sua forza più grande in fatto di marketing. Ecco, proprio di quello stiamo parlando. (E ve ne avevamo parlato qui)

Ma dovete sapere anche che ci sono stati dei “piccoli” problemi di contraffazione. Il tribunale di Milano ha appena autorizzato il sequestro di circa 120.000 capi. Perché? Perché potrebbero essere contraffatti dall’azienda parallela del marchio di New York, la Supreme Italia, appunto.

Già qualche anno fa erano stati sequestrati circa 400 capi dalla Guardia di Finanza di Parma per lo stesso motivo ma la Supreme Barletta ha continuato nella sua attività di Legal Fake. Sapete cos’è?Essenzialmente è la piccola modifica di un marchio che quindi non corrisponde esattamente a quello originale, nonostante sia molto simile.

Fino ad ora non ci sono stati problemi, perché la vera Supreme di NYC non ha registrato il suo marchio in Italia, cosa necessaria per evitare il plagio. Per cui la Supreme Italia era solo un’azienda che produceva prodotti simili con un nome “casualmente” simile al colosso americano.

Dato che girano delle voci dell’apertura di un negozio Supreme America qui in Italia, precisamente a Milano, l’azienda è dovuta correre ai ripari chiedendo un’azione del tribunale per tutelare i suoi prodotti. E l’ha ottenuta, proprio perché i vestiti sono talmente simili sia nella forma che nei colori e soprattutto nel marchio che la Supreme Italia non rispettava le regole della concorrenza e le regole anti-contraffazione.

Se avete qualcosa della Supreme nel vostro armadio andate a controllare allora.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0