Tempo di lettura: 2 Minuti

Verso l’infinito e oltre: nel 2018 arriva NEA Scout

Verso l’infinito e oltre: nel 2018 arriva NEA Scout

Grande più o meno quanto una scatola di scarpe, spinta da una vela larga 86 metri quadrati. Nel 2018 la NASA lancerà la prima navicella alimentata esc

Lambda School, la scuola rivoluzionaria che cambia il mondo dell’istruzione
Se avete meno di 31 anni non potete sapere cosa sta succedendo
Elon Musk, la Tesla e la colonizzazione di Marte

Grande più o meno quanto una scatola di scarpe, spinta da una vela larga 86 metri quadrati. Nel 2018 la NASA lancerà la prima navicella alimentata esclusivamente a luce solare.

Nel 2018 la NASA lancerà la prima navicella alimentata esclusivamente a luce solare. Questo tipo di tecnologia, meno costosa rispetto al solito (si parla della modica cifra di 16 milioni di dollari), consentirà esplorazioni del Sistema Solare e un domani perché no, dell’intero spazio interstellare.

La sonda ribattezzata Near-Earth Asteroid Scout, verrà trasportata durante il volo inaugurale dallo Space Launch System ed impiegherà due anni per raggiungere la sua meta, un piccolo asteroide di nome 1991 VG. La sonda raggiungerà l’impressionante velocità di 28,6 chilometri al secondo grazie alla spinta impressa dalla luce sulla vela.
Ciò è possibile anche grazie al materiale che la costituisce, ultrasottile e al contempo
super riflettente. Quando la luce ne colpisce la superficie, rimbalza sulla vela e trasferisce la sua quantità di moto alla navicella, proprio come una palla da biliardo la trasferisce ad un’altra dopo averla colpita, per intenderci. Il NEA Scout sarà grande più o meno quanto una scatola di scarpe spinta da una vela larga 86 metri quadrati. Nonostante le sue dimensioni siano ridotte, la sonda sarà dotata di tutti gli strumenti necessari ad effettuare un’analisi completa dell’asteroide 1991 GV e in grado di scattare fotografie, misurare dimensioni, composizione chimica e chi più ne ha più ne metta; tutte informazioni essenziali alla NASA per un’eventuale missione con equipaggio sull’asteroide.
Il tecnico della NASA Les Johnson, preso dall’entusiasmo per il progetto non esclude l’eventualità che in futuro una gigantesca vela solare possa dirigersi verso un altro sistema solare. Come alimentarla? “Con un enorme laser. Quando la navicella si allontana troppo dal Sole per poterne catturare la luce, il laser, che resta in orbita solare, si aziona, e spara luce sulla vela in modo da spingerla fuori dal Sistema Solare”. Che un giorno diventi realtà? Impensabile allo stato attuale della tecnologia.. ma in passato chi l’avrebbe mai detto che nel 2018 la NASA avrebbe lanciato un progetto del genere? #FacceCaso

Di Francesca Romana Veriani

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0