Uno dei personaggi più controversi della scena rap italiana dice la sua sul rapporto che i suoi fan dovrebbero avere con la scuola. Molti di voi avra
Uno dei personaggi più controversi della scena rap italiana dice la sua sul rapporto che i suoi fan dovrebbero avere con la scuola.
Molti di voi avranno sentito parlare della Dark Polo Gang, del loro stile e del loro mood che sta letteralmente spaccando a metà l’opinione pubblica in campo musicale.
È un gruppo di ragazzi che non manda un messaggio particolarmente positivo o di altissimo livello. Soldi, droga, sesso. Soprattutto soldi e come spenderli. Sì, nulla che possa cambiarti la vita.
Critiche o no, il loro seguito è molto ampio, specialmente nella fascia di ragazzi compresa tra i 13 e i 18 anni: su di loro, hanno una forte inclinazione. Ciò che sorprende è la loro coerenza: in un’intervista al TG2 hanno dichiarato di non essere minimamente interessati alle obiezioni che vengono mosse nei confronti dei contenuti dei loro testi. Da un certo punto di vista, incarnano lo stereotipo Baudelairiano del poeta maledetto: uno stile profondamente bohemien, anticonformista e votato al culto delle droghe e della sregolatezza. Un pizzico di decadentismo misto all’esaltazione di sè, sempre e comunque. Bohémien (come ricorda la cara vecchia Wikipedia) è un aggettivo riferito poeti di genio che vivono la lacerazione fra sé in quanto letterato e artista, e dunque individuo, e la società, a causa dell’incomprensione da parte di quest’ultima del valore della propria arte, con un conseguente e spontaneo istinto alla provocazione, alla dissacrazione di valori precostituiti e del buon senso, ad un atteggiamento autoannichilente, distruttivo, e, ovviamente, asociale. La società costituisce una prigione per il Bohémien: essa avvilisce la fantasia, la volontà, l’immaginazione, inghiottisce e oblia ogni scintilla nella superficialità e nel vuoto; il risultato è un atteggiamento ribelle che si pone in sistematica opposizione ad ogni valore e costume del buon senso, unico modo per ritrovare una forma di libertà. Lungi da me definire “poeti” i membri della Dark Polo Gang. Faccio riferimento al loro stile di vita.
Leggere queste cose farà sanguinare gli occhi dei puristi e dei finti filosofi contemporanei, ma se si ascoltassero le loro canzoni cercando di capire bene il loro mood, dopotutto, questa visione non risulterebbe troppo lontano dalla realtà.
Questo che vedete nel video è Tony Effe, uno dei componenti della Gang. Per la prima volta si è esposto su una tematica molto delicata per tutti i suoi fan, ossia il rapporto con la scuola. Non c’è messaggio? Bene, in questa serie di Instagram Stories, Tony, perfettamente in linea con lo stile della Dark Polo Gang e in maniera totalmente diretta, invita tutti gli studenti ad applicarsi sui banchi di scuola e a non mollare mai l’istruzione. Vuoi avere successo? STUDIA.
Beh, questa, è una #BellaStoria.
#FacceCaso
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