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Gli ITS vanno alla grande, ma gli iscritti sono pochi

Gli ITS vanno alla grande, ma gli iscritti sono pochi

Grande idea dell’ex-ministro Fioroni diventato realtà sotto la Gelmini, di che si tratta? Sapete cosa sono gli ITS? No? Beh, sono gli Istituti Tecnic

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Grande idea dell’ex-ministro Fioroni diventato realtà sotto la Gelmini, di che si tratta?

Sapete cosa sono gli ITS? No? Beh, sono gli Istituti Tecnici Superiori che offrono un’alta specializzazione tecnologica in varie aree di sviluppo. Non sono università ma hanno quasi la durata di una laurea magistrale di solito, dato che durano all’incirca quattro semestri. Di questi circa il 30% viene speso in aziende per imparare il mestiere.

Le materie di specializzazione sono tante e molto interessanti, vanno dall’efficienza energetica alla mobilità sostenibile come anche le nuove tecnologie per il Made in Italy che comprendono sia la meccanica che, ad esempio, la moda.

Ed è proprio qui il dato positivo, ovvero che l’80% dei diplomati all’ITS trovano subito lavoro e soprattutto nel 70% dei casi il lavoro che svolgono i ragazzi è simile a ciò che hanno imparato durante i corsi. È un vero peccato che solo poco più di 5000 ragazzi approfitta di questa opportunità.

Forse è anche colpa della poca pubblicità o dei pochi fondi che gli vengono erogati dal MIUR, all’incirca 13 Milioni l’anno mentre alle università vengono dati circa 7 Miliardi.

Parliamo senza dubbio di una realtà fin troppo sottovalutata, specialmente calcolando il suo effettivo impatto sul futuro di noi studenti. Purtroppo, spesso, l’Italia funziona con stereotipi inutili riguardo il percorso accademico da seguire. Tutti a fare Giurisprudenza o Economia, pensando che sia l’unica scelta “forte”. La vita, però, insegna che le cose non vanno sempre come dice la massa… o no?

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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